Come affrontare la bocciatura del proprio figlio

Punire o consolare? Ecco come affrontare la bocciatura del proprio figlio in modo costruttivo.

La fine della scuola non è per tutti un momento felice da celebrare in armonia: moltissimi ragazzi, ogni anno, devono confrontarsi con la notizia di dover ripetere un anno o di dover recuperare qualche debito scolastico. Allo stesso tempo, i loro genitori si trovano a fare i conti con mille dubbi su come affrontare la bocciatura e gli insuccessi del proprio figlio.

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Se anche tu ti trovi in questa situazione, cerca prima di tutto di stabilire un dialogo con tuo figlio e con i suoi insegnanti per capire le cause dei problemi scolastici. Valuta la situazione dall’esterno e non trarre subito conclusioni affrettate, stabilendo ad esempio che “tuo figlio è un fannullone”. Anche se fosse effettivamente così, annunciarlo non servirebbe a migliorare il suo andamento a scuola.

Questo non significa che tu non debba manifestare le tue emozioni: una sana arrabbiatura o una punizione simbolica (vietare l’uso di internet, del tablet o del cellulare… ) servono a fargli capire che sei presente e che le sue scelte di oggi portano a delle conseguenze concrete in futuro. Se il ragazzo sembra non dare importanza all’accaduto, aiutalo a capire la situazione con un’esperienza, ad esempio impegnandolo in un lavoro estivo.

Ricordati anche di non giudicarlo; limitati piuttosto a sottolineare i suoi comportamenti: tuo figlio non è un fannullone, semplicemente non si è impegnato abbastanza. In questo modo gli trasmetterai l’idea che cambiare è possibile e che migliorando il suo comportamento può migliorare anche i suoi risultati.

Programmare insieme una strategia per affrontare le lacune è un ottimo inizio, a patto che ci sia la disponibilità di entrambi a lavorare in modo costruttivo. Tuttavia, avere il tempo per metabolizzare il “colpo” emotivo è importante anche per tuo figlio, quindi aspetta almeno un paio di settimane prima di prendere in mano la pagella e la situazione.

Capire come affrontare la bocciatura del proprio figlio non è semplice per nessun genitore. A volte può aiutare cambiare scuola, indirizzo o metodo di studio. Altre volte, invece, serve analizzare più a fondo la questione e valutare ad esempio un possibile disagio sociale. In questo caso, l’aiuto di un counselor può rivelarsi prezioso e stabilire una svolta nel percorso scolastico di tuo figlio.

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