Come gestire gli effetti della disfagia controllando l’alimentazione negli anziani.
La disfagia, negli anziani, può essere moderata con un’alimentazione sana e alcune accortezze. La regola base, prima di tutto, è preservare la dignità del paziente: se l’anziano è preoccupato dall’idea di dover deglutire, tossire o soffocare, sistemalo in una posizione comoda all’interno di una stanza tranquilla e aiutalo a mangiare lentamente, calmandolo quando necessario.
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I pazienti affetti da disfagia possono saziarsi velocemente e, proprio per questo, ti consigliamo di servirgli porzioni di cibo ridotte, ma molto frequenti, piuttosto che imporgli tre pasti abbondanti ogni giorno.
Abbiamo già detto che controllando l’alimentazione è possibile gestire e tenere sotto controllo gli effetti della disfagia negli anziani. Per riuscirci, però, è importante far mangiare il paziente in orari prestabiliti, mentre siede su una sedia o sul letto, lasciando che annusi e gusti il cibo con calma, in modo da stimolare l’appetito e la produzione di saliva. Finché mangia e deglutisce, inoltre, l’anziano deve fare attenzione all’attività che sta svolgendo e non deve essere distratto da fattori esterni. Quindi ricordati di non mettergli fretta e di lasciargli tutto il tempo di cui ha bisogno.
Se l’anziano non è autosufficiente, aiutati con una posata e portagli il cibo al centro della bocca, sulla parte anteriore della lingua, a un terzo della lunghezza. Spingi con la posata la lingua verso il basso, per evitare che si rovesci all’indietro. Assicurati che il paziente abbia ingoiato il boccone precedente, prima di passare al successivo e, quando ha finito di mangiare, chiedigli di tossire leggermente, come per schiarirsi la voce, e cerca di farlo restare seduto per almeno 20 minuti.
ALIMENTI DA EVITARE
• liquidi: latte, brodo, succhi di frutta, acqua, tè, tisane
• legumi: fagioli, ceci, lenticchie e la buccia dei piselli
• torte secche o che si sbriciolano in piccoli pezzi
• cibi liquidi e solidi allo stesso tempo: minestre in brodo con pasta o riso, macedonie, yogurt con pezzi di frutta
• cibi caldi e freddi allo stesse tempo: frutta mescolata al gelato
• formaggi molli che si appiccicano al palato
• verdura a fibra lunga: finocchio, carciofo, insalata, foglie di cavolo, fagiolino con filo
ALIMENTI CONSIGLIATI
• acqua gelificata e bevande con addensanti
• omogeneizzati di verdure o di legumi
• budini, creme, gelati (ma non ghiacciati)
• cibi omogeneizzati o frullati
• cibi o caldi o freddi, e comunque non a temperatura ambiente
• formaggi teneri
• passati di verdure, purea di patate