Il governo traduce i fondi comunitari in nuove opportunità per giovani e anziani. Approvati gli investimenti per risanare il Mezzogiorno e colmare le lacune del paese.
Il Presidente del Consiglio Mario Monti ha presentato nei giorni scorsi la seconda parte del progetto “azione-coesione”. L’obiettivo è raggiungere risultati concreti in tutte le aree di sviluppo sociale e culturale, da troppo tempo abbandonate a se stesse per mancanza di fondi e latitanza dei responsabili. Ora, davvero, non ci sono più scuse: favorire la crescita deve essere una priorità.
Previsti 330 milioni per l’assistenza agli anziani, 220 per le iniziative giovanili, 77 per fermare la dispersione scolastica e 50 a favore delle famiglie in difficoltà.
400 i milioni stanziati alla cura dei piccoli italiani: un investimento importante non solo per i bambini, ma anche per i genitori e i giovani, se si considera che l’aumento degli asili nido e delle strutture di sostegno darà lavoro a ben 18 mila persone entro il 2015. Più respiro e libertà di scelta anche per i nonni, dunque, che troppo spesso si trovano a sostenere le situazioni familiari ed economiche infelici dei loro figli.
D’altronde, come diceva negli anni ’90 il teologo Bonhoeffer Dietrich “Il senso morale di una società si misura su ciò che fa per i suoi bambini”. E il governo attuale sembra averlo intuito. Si prospettano, quindi, miglioramenti della qualità della vita che non possono che dare speranza a tutte le generazioni: dai bambini agli studenti, dai lavoratori ai nonni. In attesa del prossimo bilancio europeo 2014-2020.