Gestire l’educazione dei bambini autistici

bambini e autismo

L’autismo generalmente si manifesta entro i primi tre anni di vita.

Le caratteristiche più comuni di questa sindrome sono: deficit dell’interazione sociale e della comunicazione (verbale e non verbale), interessi ristretti, comportamenti ripetitivi e pensieri stereotipati. Il deficit dell’interazione sociale comporta nei bambini con autismo un isolamento dal resto del mondo, una limitazione delle comunicazioni e un conseguente disinteresse a condividere pensieri, emozioni e sensazioni con le altre persone.

Se al tuo bambino è stato diagnosticato un disturbo dello spettro autistico, probabilmente ti stai chiedendo se il tuo piccolo riuscirà a integrarsi con gli altri bambini, se qualche valida figura di riferimento potrà seguirlo nelle fasi di apprendimento e se esiste qualche trattamento in grado di alleviare alcuni disturbi della sindrome. Non è possibile individuare un intervento specifico adatto a tutti i bambini, a causa della variabilità dei sintomi. È però possibile progettare a piccoli passi l’integrazione nella scuola e nella vita di tutti i giorni insieme a un operatore specializzato e con l’aiuto del corpo docente e dello staff di sostegno della scuola elementare in cui studierà il tuo bambino.

La scuola può infatti dare un contributo fondamentale nella riabilitazione di un piccolo con autismo. È quindi importante che l’educazione dei bambini autistici sia gestita con molto tatto, professionalità e pazienza da operatori specializzati. Questi devono essere in grado di affrontare alcune specifiche difficoltà di apprendimento, ma anche di far fronte a eventuali disagi o malesseri che il piccolo può avvertire durante l’orario di scuola o a contatto con i compagni di studio e che, probabilmente, avrà difficoltà ad esplicitare.

Alcune sedute di pet therapy, ad esempio, sono importantissime e consigliatissime per aiutare i bambini con autismo non solo a stabilire un contatto emotivo con il mondo, ma anche a imparare concretamente alcune nozioni utili per la vita di tutti i giorni. È infatti provato che il contatto con gli animali stimola nei bambini con autismo il desiderio di contatto fisico e, di conseguenza, la voglia di comunicare con il cane, il coniglietto o il cavallo che hanno di fronte. La pet therapy si svolge nella maggior parte dei casi con animali addestrati appositamente per dare e ricevere affetto e che, soprattutto, non reagiscono bruscamente a eventuali paure o movimenti imprevisti.

L’uso terapeutico di animali da compagnia permette a un operatore di entrare in contatto con il bambino autistico attraverso l’aiuto di un “mediatore emozionale”. Questa terapia incredibilmente efficace arricchisce la vita del bambino e, seguendo una strategia mirata, può trasmettere alcune conoscenze scolastiche elementari, ma soprattutto può aumentare il livello di qualità della vita del piccolo.

Il sistema nazionale per le linee guida ha recentemente affrontato l’argomento dell’autismo nell’edizione dell’opuscolo informativo “Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti”.

Il materiale è gratuitamente consultabile on line a questo indirizzo.

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