Counseling sanitario: che cos’è, a che cosa serve e come si fa a diventare Counselor per aiutare le persone in difficoltà.
Vivere una malattia, o vederla vivere a un proprio caro, può essere difficile, doloroso e disarmante. Servono coraggio, positività, fiducia e serenità per superare gli ostacoli generati da un problema di salute, e a volte anche le più nobili caratteristiche non bastano per tenere a galla una persona in un momento così delicato.
Ci sono situazioni in cui è necessario, se non addirittura vitale, poter contare su un appoggio in più, su un riferimento esterno alla propria famiglia, su un professionista in grado di comprendere, di guidare e di dare conforto a chi soffre per sé o per una persona amata.
Ed è proprio in questi casi che entra in gioco la figura del Counselor per l’ambito sanitario –> Scopri anche che cos’è il Counseling infermieristico!
Che cos’è il Counseling sanitario?
In ambito sanitario, il Counselor è un professionista che offre il proprio tempo per colloquiare con pazienti e famiglie di persone in cura. Questa figura, in forma privata può operare all’interno di strutture sanitarie, ma anche a domicilio.
Gli obiettivi dei colloqui sono: rendere più serena la degenza in una struttura sanitaria, aiutare il processo di accettazione di una condizione clinica, accompagnare i pazienti terminali e le loro famiglie in un periodo delicato e doloroso della vita, ma anche aiutare i genitori a gestire un figlio con fragilità o problematiche varie.
Il Counseling sanitario si rivolge a:
• pazienti sottoposti a cure mediche
• genitori di figli con disabilità
• famiglie con un componente fragile
• persone che stanno vivendo cambiamenti di vita
• pazienti terminali e relative famiglie
In che modo il Counseling favorisce la relazione con il paziente
L’attività di Counseling si basa principalmente sul colloquio, sul confronto verbale, sulla condivisione di pensieri e idee. In ambito sanitario, la relazione che si crea tra paziente e Counselor può svolgere un ruolo decisivo per quel che riguarda l’efficacia dei trattamenti terapeutici proposti dai medici curanti.
Oltre a incoraggiare le persone a mantenere viva la speranza e il desiderio di superare il periodo di difficoltà, il Counseling si propone come risorsa per motivare i pazienti a seguire le cure con costanza e, di conseguenza, a pianificare il loro futuro con fiducia.
Nei casi terminali, invece, la relazione tra Counselor, paziente e famigliari accompagna le persone nell’elaborazione di ciò che sta accadendo, con tutta la sensibilità che questo periodo può richiedere.
Ci teniamo a sottolineare che il percorso di Counseling non può in alcun modo né paragonarsi né sostituirsi a un percorso di psicoterapia o di qualsiasi altra disciplina professionale specifica. L’accompagnamento dunque è diverso da quello che può offrire uno psicologo, seppur in ogni caso rivolto al benessere delle persone coinvolte.
Chi può offrire servizi di Counseling sanitario
Un percorso di Counseling può essere proposto da un professionista che ha acquisito competenze mirate nell’ambito. Di conseguenza, un Counselor può proclamarsi tale se ha frequentato un Corso mirato e se ha praticato esperienza sul campo tramite collaborazioni o tirocini.