Ci sono diversi modi per definire le nuove tendenze dell’organizzazione aziendale. C’è chi parla di organizzazione orizzontale, chi di organizzazione zen. Con ognuna di queste espressioni si intende sottolineare uno degli aspetti più innovativi del moderno management d’impresa: il superamento di uno schema gerarchizzato a favore di un metodo partecipativo riguardo al raggiungimento degli obiettivi e la realizzazione dei programmi aziendali. In sostanza, si tende a favorire il lavoro per team, in cui ognuno è chiamato a collaborare mettendo in campo le proprie abilità e il proprio punto di vista.
Ormai è stato accertato, infatti, che creare un clima collaborativo migliora prestazioni e efficienza dell’intero sistema impresa. Da’ modo di stimolare la creatività, di impegnarsi di più e con più convinzione, di aumentare la fedeltà ai valori dell’azienda.
Riuscire a costruire percorsi di partecipazione, però, non è semplice. Non bastano dichiarazioni d’intenti e condivisioni formali. Si tratta di un processo che prevede delle tappe e delle progressioni in rapporto alle diverse tipologie di organizzazione e alle modalità di gestione consolidate che le caratterizzano.
Intraprendere un percorso di cambiamento organizzativo in senso partecipativo significa comprendere cosa è possibile attivare oggi, cosa domani e cosa dopo domani. Bisogna avere l’attenzione di comprendere da dove si può iniziare, mostrando coraggio nel mettere in discussione ruoli e abitudini radicate.
In questi casi, allora, è consigliabile chiedere un supporto a professionisti della formazione e della consulenza. In particolare, può essere utile rivolgersi a un Counselor esperto di dinamiche dell’organizzazione.
Il Counselor, infatti, opera come un facilitatore che, attraverso il dialogo e l’ascolto delle diverse esigenze individuali, riesce a motivare le persone nella costruzione di una dimensione comune con gli altri. A differenza dei professionisti del training e della formazione, che spesso agiscono solo sul lato della prestazione, in maniera settoriale, il Counselor lavora in prospettiva sistemica: sia sull’aspetto delle competenze sia sul lato emotivo dei singoli, dei gruppi e dell’organizzazione.
Il Counselor, infatti, non si limita a una diagnosi individuale, ma si basa su un’analisi della situazione nel suo insieme. Farà una ricognizione globale rispetto a valori e risorse presenti nel sistema azienda. Attraverso un confronto e una comunicazione profondamente empatica, saprà fare in modo che ogni persona coinvolta sia motivata ad esprimere le proprie energie, a metterle in comune e, nello stesso tempo, sia aperta agli altri, ascoltando e accogliendo il loro contributo.
L’obiettivo è creare, all’interno di un gruppo, un clima armonico e partecipativo, che contemperi e valorizzi le diverse individualità.