Sogni di diventare assistente per disabili? Impara a leggere le espressioni del viso delle persone con disabilità.
Non è stato semplice, per Alessandro, imparare a comunicare con suo figlio Roberto, un bambino di 7 anni con un grave ritardo mentale. Ma oggi, ogni fatica ripaga entrambi: il rapporto che li unisce è rafforzato da un linguaggio speciale fatto di sguardi, di segni e di tanta complicità. Insieme a un assistente per disabili, Alessandro ha imparato a leggere le espressioni del viso di Roberto e a capire cosa lo rende felice e cosa invece lo spaventa e lo infastidisce.
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Se vuoi diventare assistente per disabili, anche tu devi imparare a leggere le espressioni del viso e, in generale, devi conoscere gli elementi della comunicazione non fonetica. Questa competenza è fondamentale per operare con disabili, anziani e bambini che, per varie ragioni (come ad esempio il ritardo mentale, l’autismo o alcune patologie neuromotorie) non riescono a gestire in modo adeguato il linguaggio verbale fonetico. Le persone come Roberto devono essere aiutate a sviluppare un linguaggio alternativo che utilizza segni, movimenti degli occhi o delle mani, fotografie, figure e altro ancora; metodi preziosi, ma non sempre utilizzabili e comprensibili da tutti.
Saper “leggere il volto” della persona che assisti ti permetterà di cogliere con rapidità i suoi bisogni e i suoi desideri. Ovviamente, più sarai preparato, meglio saprai interpretare le espressioni della persona che hai davanti. Ma quali sono i segnali a cui prestare maggiore attenzione? Ecco i nostri consigli per aiutarti a leggere le espressioni del viso.
Sorriso
Anche se appena accennato, il sorriso è sempre sinonimo di benessere, di gioia e, in generale, di sensazioni positive.
Muscoli facciali contratti
La contrazione dei muscoli del viso, come la bocca parzialmente aperta, sono segno di dolore e di disagio. Questa interpretazione, tuttavia, è corretta solo se la persona non contrae normalmente i muscoli facciali a causa di una patologia o di un’abitudine.
Naso arricciato e labbro superiore sollevato
Questo segno indica spesso disgusto e fastidio. Se la noti, cerca di capire i motivi che inducono la persona che assisti a sentirsi così: potrebbe ad esempio essere infastidita da un rumore, da una persona o da una situazione momentanea.
Lo sguardo
Gli occhi sono un grandissimo aiuto per le persone con disabilità che non riescono a comunicare con la voce perché permettono di “indicare” un oggetto o una persona e di trasmettere emozioni forti.
Occhi sgranati e sopracciglia arcuate
Spesso indicano stupore e perplessità. Questa espressione è simile a quella della paura che, però, presenta una maggiore contrattura dei muscoli del viso.