I principali cambiamenti emotivi e psicologici legati al sesso nella terza età.
Come a qualsiasi età, anche dopo i 65 anni la sessualità esiste. Non ci sono motivi o limiti per cui una coppia di anziani debba interrompere le proprie attività. La sessualità, nella terza età, tende a esprimersi in modo meno frequente, ma per il 50-80% degli uomini e delle donne non scompare e rimane costante a 1 o 2 rapporti mensili.
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Per la donna anziana, il problema più frequente connesso alla sessualità è la secchezza vaginale (o craurosi). L’abbassamento della produzione degli ormoni, a causa della menopausa, può portare alla secchezza della mucosa vaginale e vulvare. Le conseguenze si manifestano con bruciore e prurito. Non rende tuttavia impossibili i rapporti sessuali: questa patologia può infatti essere contrastata con diverse terapie farmacologiche.
Un altro problema frequente, sia nella donna, sia nell’uomo, è l’incontinenza. Anche questa situazione porta a una chiusura emotiva nei confronti della sessualità durante la terza età e, di conseguenza, a una riduzione delle attività con il partner.
Un articolo dell’anno scorso, comparso sul New York Times, conferma che oltre 2 milioni di statunitensi over ’65 hanno contratto malattie da trasmissione sessuale. Il motivo è lo scarsissimo utilizzo del preservativo, usato appena dal 6% degli anziani, dato che il rischio di avviare gravidanze indesiderate è pressoché assente.