Isolamento sociale e anziani: l’importanza delle relazioni umane nella terza età.
Incontrare gli amici, condividere momenti insieme alla propria famiglia, passeggiare in compagnia, organizzare le vacanze insieme: sono solo alcune delle occasioni che impreziosiscono la vita dal momento in cui nasciamo fino a quando entriamo a pieno regime nella terza età.
Coltivare i rapporti sociali è un bisogno fondamentale per l’uomo. Anche chi accetta più volentieri di altri l’idea della solitudine ha quella parte, dentro di sé, in cui mantiene vivo il desiderio di entrare in sintonia con i propri simili e di stringere delle relazioni.


Parliamo di relazioni sociali, ma anche di relazioni sentimentali o sessuali. Non a caso, interagire, confrontarsi, avvicinarsi all’altro fanno parte di un istinto innato –> Scopri quali sono i benefici dell’attività sessuale negli anziani!
Coltivare le relazioni sociali: il segreto per una migliore terza età
Abbiamo detto che le relazioni umane fanno bene a qualsiasi età, ma in particolare sono più che fondamentali dai 65 anni in poi, quando i ritmi quotidiani cambiano notevolmente e l’impegno sociale, così come il ruolo familiare, inizia ad alleggerirsi.
Le relazioni migliorano la vita degli anziani perché:
• mantengono vivo il ruolo sociale della persona
• evitano l’isolamento e la sensazione di solitudine
• sono un buon alleato contro tristezza e depressione
• aiutano a mantenere un buon livello psicofisico


Le cause dell’isolamento sociale negli anziani
Possono essere davvero infinite le cause che portano un anziano all’isolamento sociale. Si tratta di una condizione che si insinua piano piano nella vita delle persone, in particolare durante la terza età, dal momento della pensione alla conclusione di altre occasioni d’incontro con gli amici.
La perdita del compagno, di un amico caro, così come l’insorgere di alcune patologie oppure una graduale limitazione dell’autonomia concorrono ad alimentare la solitudine durante la terza età.


Covid e isolamento sociale: le difficoltà per gli anziani
Nel 2020, tutti noi abbiamo provato sulla nostra pelle che cosa può comportare l’isolamento sociale. Tuttora, distanziamento e misure di sicurezza ci mettono a dura prova e limitano i contatti con i nostri cari anziani.
Sono i senior che vivono da soli, rispetto agli altri anziani, a soffrire maggiormente di questo isolamento forzato. Per non parlare, tuttavia, degli over 65 ospedalizzati o residenti all’interno di case di accoglienza che, da oltre un anno ormai, sono costretti a guardare i loro familiari da lontano, al di là di un vetro protettivo, o addirittura dietro lo schermo del cellulare con l’aiuto di un Assistente o di un Operatore.
Mai come oggi il ruolo delle professioni assistenziali conferma la sua importanza, al di là del contesto lavorativo, soprattutto dal punto di vista umano.