Educazione intergenerazionale: quando gli anziani “fanno bene” ai bambini

Da Seattle a Piacenza: progetti di educazione internazionale che fanno bene ai bambini e agli anziani.

Chi, da bambino, non ha mai provato la gioia immensa di passare del tempo insieme ai propri nonni o a quelli dei loro amici? Le figure più anziane, soprattutto per i bambini, sono dei veri e propri riferimenti che rappresentano protezione, sicurezza, amore e divertimento. Ne è una prova il progetto avviato nel 2011 dalla scuola materna Providence Mount St. Vincent di Seattle che prende come modello di riferimento il metodo dell’organizzazione no profit Mount’s Intergenerational Learning Center.

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Bambini e anziani: un connubio che, anche secondo gli esperti, genera connessioni positive tra le generazioni sempre più lontane a causa dell’aumento della vita media e dei velocissimi cambiamenti culturali.

Bambini e anziani nella stessa struttura per vivere meglio

La scuola di Seattle mette insieme una casa di riposo di circa 400 anziani con una scuola materna di 125 bambini dai 3 ai 5 anni. Il tutto, con lo scopo di migliorare la qualità della vita dei «nonni» – quasi tutti novantenni – e di dare ai bambini la possibilità di apprendere da chi la vita la conosce molto bene.

Soprattutto in questi ultimi anni, anche grazie all’aumento dell’età media della vita, le barriere generazionali si fanno sentire più che mai tra nonni e nipoti, bambini e anziani, giovani e senior. Il progetto di Seattle nasce anche con l’obiettivo di accorciare queste distanze per il bene di tutti –> Scopri come affrontare le difficoltà comunicative con i giovani!

Un piano educativo per grandi e piccoli

Anche alla Providence Mount St. Vincent ci sono Assistenti agli Anziani e Assistenti all’Infanzia che organizzano, tra loro, attività interconnesse tra quelle dei grandi e quelle dei piccoli. Di norma, il programma si organizza in questo modo: periodicamente, per circa 20 minuti, un gruppo di bambini accompagnato dagli assistenti si sposta «in gita» ai piani residenziali per far visita agli anziani.

Le attività comuni prevedono:
• ascolto di musica;
• danza leggera collettiva;
• arte e pittura con le dita;
• ascolto di racconti;
• lettura di gruppi;
• pranzi collettivi;
• gioco e socializzazione liberi.

Educazione-Intergenerazionale-Nido-150x150 Educazione intergenerazionale: quando gli anziani “fanno bene” ai bambini«Le connessioni intergenerazionali sono essenziali per la salute mentale e la stabilità di una nazione» Margaret Mead, antropologa

Anziani e bambini insieme, anche in Italia

Oltre a Seattle, progetti simili a quelli della Providence Mount St. Vicent si contano ormai in tutto il mondo, tra cui in Canada, in Francia, in Giappone e anche in Italia. Tra le diverse strutture che hanno avviato progetti di educazione intergenerazionale tra anziani e bambini, citiamo in particolare l’Unicoop di Piacenza, una cooperativa sociale che esiste nel territorio da oltre 30 anni.

Il progetto di educazione intergenerazionale a Piacenza

Dal 2009, a Piacenza esiste una casa di riposo che è anche centro diurno e asilo nido. Realizzata da Unicoop, la struttura mette insieme circa 80 anziani di età diverse e 40 bambini dai 3 mesi ai 3 anni. Anche in questo caso, spazi e attività sono condivisi tra giovanissimi e «senior» insieme a una staff di Educatori e Assistenti che organizza momenti d’incontro e di condivisione sociale.

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