I benefici dell’attività sessuale negli anziani

Se ne parla poco, eppure interessa il 40% degli uomini nella terza età: ecco quali sono gli effetti benefici dell’attività sessuale negli anziani.

Chi l’ha detto che gli anziani non fanno sesso? Eppure, in Italia come in molti altri Paesi, la tendenza è di ignorare totalmente l’argomento, di negare la possibilità che un anziano possa essere attivo e di non prendere seriamente in considerazione che il sesso possa riguardare anche la terza età.

Lo conferma addirittura Leo Nahon, direttore della divisione psichiatrica dell’Ospedale Niguarda a Milano: l’argomento della sessualità non sembra essere rilevante né per il medico di base né per altri tipi di specialisti che, quando si trovano davanti un anziano, non sollevano assolutamente la questione a meno che non sia il paziente a farlo.

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Anche se l’argomento sembra essere un vero e proprio tabù, sesso e anziani formano un connubio più che positivo e felice. Gli effetti benefici dell’attività sessuale negli over 65 sono evidenti e non riguardano solo l’umore, ma anche il fisico.

Un paradosso se consideriamo che a sfatare i miti ci pensano tantissime ricerche, primo tra tutti lo studio Censis sui comportamenti sessuali degli anziani che, addirittura nel 2000, confermava l’attività sessuale del 73,4% degli italiani tra i 61 e i 70 anni e del 39,1% degli over 70.

Gli effetti positivi del sesso nella terza età

Il sesso è terapeutico e a qualsiasi età. Così come è un piacere durante la giovinezza e la mezza età, anche durante la vecchiaia può rivelarsi un’ottima fonte di soddisfazione –> Scopri tutti i benefici del sesso dopo i 60 anni!

Una regolare attività sessuale in età avanzata porta con sé:
• un miglioramento della gratificazione personale
• l’aumento della propria autostima
• minor probabilità di cancro alla prostata per gli uomini
• un netto miglioramento della circolazione sanguigna
• un umore più propositivo e meno possibilità di andare in depressione
• più prontezza delle capacità mentali e decisionali

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Tra l’altro, un’attività sessuale appagante, anche dopo una certa età, rinforza notevolmente il legame con il partner, oltre a dare notevoli benefici a livello salutare.

La dopamina rilasciata dal corpo durante l’attività sessuale è un neurotrasmettitore che attiva, nel cervello, le aree che interessano la «ricompensa personale». È anche la maggiore responsabile del buon umore nei soggetti sessualmente attivi, insieme alle endorfine che svolgono un incredibile effetto anti-aging idratando e proteggendo la pelle.

Sesso e anziani sono un connubio più che felice, ma approcciarsi all’intimità dell’altro dopo i 65 anni può comprendere anche attività alternative e non esclusivamente rapporti completi.

Le protezioni? A qualsiasi età

Le indagini in merito ai benefici dell’attività sessuale negli anziani non rivelano solo dati positivi, ma anche alcuni dei quali è bene discutere a gran voce per sensibilizzare l’intera popolazione. Parliamo delle malattie sessualmente trasmissibili: a quanto pare, il bassissimo rischio di incorrere in gravidanze durante la terza età incoraggerebbe non poco i rapporti non protetti, con una conseguente diffusione di altri effetti indesiderati.

Si tratta di un aspetto da non sottovalutare soprattutto se consideriamo il fatto che la percentuale di anziani che ricerca un partner più giovane è in evidente e netta crescita. Un motivo in più per utilizzare le adeguate protezioni anche durante i rapporti non completi.

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fonte: La Repubblica