Come superare un lutto

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La persona con cui abbiamo condiviso gran parte della nostra vita ci ha lasciato. Siamo sconcertati, increduli, smarriti, perfino arrabbiati. Sono diversi e spesso contrastanti i sentimenti che accompagnano questi momenti. E sono molto diversi anche i tipi di reazione. C’è chi si abbandona a una tristezza inconsolabile, cade in stati depressivi, si isola e chiude i ponti con il mondo, colpevolizzandosi di non soffrire abbastanza. Altri, invece, cercano di fuggire al dolore sobbarcandosi d’impegni, lavori, attività. Entrambe queste reazioni sono normali e fanno parte della nostra natura. Dobbiamo quindi imparare ad accettarle e a comprenderle.

Di fronte a un lutto, è fondamentale prendersi il tempo di elaborare il dolore senza reprimerlo, per non compromettere il benessere psicofisico. Ma è altrettanto fondamentale non vivere solo in funzione della sofferenza. Si può affrontare questo delicatissimo percorso insieme a qualche amico, con i figli, con i parenti, oppure ci si può affidare all’aiuto di un counselor esperto, di uno psicoterapeuta preparato o si può partecipare, per qualche incontro, a gruppi di autoaiuto.

Pensare alla persona che ci ha lasciato, rivivere con la fantasia tutti i bellissimi momenti vissuti insieme e, nello stesso tempo, accettare la realtà attuale, sono i primi passi per superare un lutto. È necessario rendersi conto che la persona non c’è più e che ha lasciato un vuoto nelle abitudini consolidate giorno per giorno, vivendo al nostro fianco. I rituali di addio, come i funerali, le veglie e le riunioni familiari sono tristi, ma hanno un significato importante, perché accompagnano il distacco in modo graduale e soprattutto lo rendono vero, reale, tangibile.

L’accettazione della perdita passa attraverso una fase di adattamento alla nuova situazione, in cui ci troviamo a vivere nei luoghi e nella casa di sempre senza la persona amata. Un po’ alla volta, e prendendosi tutto il tempo che serve, bisogna crearsi nuove abitudini, nuove ragioni per alzarsi al mattino, vivere a pieno le giornate e dare un senso diverso alla propria vita. Non significa che così si dimentica la persona scomparsa. Anzi: continuerà a vivere nei nostri ricordi e la sua memoria ci incoraggerà a dare nuovo corso alle nostre giornate.

L’energia emotiva che ci travolge in questo particolare momento della vita può e deve essere reinvestita in amicizie, rapporti e attività. Appena si trova un nuovo equilibrio personale, ricominciare a vivere sarà la fase più difficile del superamento del lutto, ma permetterà di trovare nuovi amicizie, lavori, interessi. Anche se ora può sembrare impossibile, arriverà il tempo per aprire la porta a un nuovo ordine, a delle nuove giornate e a delle nuove relazioni profonde. Queste relazioni non prenderanno mai il posto della persona che se n’è andata, ma faranno vivere momenti a loro modo diversi, ma comunque importanti e felici.

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