Genitori anziani e non autosufficienti?

La storia di Elisa ci insegna a capire i genitori anziani e non autosufficienti.

Durante il naturale ciclo di vita di una famiglia, i genitori accudiscono e accompagnano i loro figli verso l’età adulta. Ad un certo punto, dopo alcuni decenni, i ruoli si scambiano e i figli iniziano a guardare i propri genitori invecchiare, ammalarsi, diventare anziani e in alcuni casi diventare non autosufficienti. È così che è andata anche per la famiglia di Elisa, una signora di Bari che l’anno scorso ha iniziato ad assistere in casa i propri genitori.

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A cinquant’anni, Elisa si è trovata, come molto spesso succede, a far parte di quella generazione che, mentre lavora cresce i figli, cura la casa e si preoccupa di non lasciare da soli i propri genitori anziani e non autosufficienti. È proprio durante questo periodo difficile, sia fisicamente sia psicologicamente, che è emersa la vera natura del rapporto che c’è stato in passato tra lei e i suoi genitori.

Elisa ha amato molto i suoi genitori e vederli invecchiare, per lei, è stata una prova molto faticosa che le ha creato altrettante sofferenze. Nonostante tutto, però, è riuscita a capire che in quella situazione i loro genitori avevano bisogno di sentirla vicina, forte e a volte anche capace di guardare le cose dall’esterno, con affetto ma senza farsi travolgere dalle emozioni.

Partendo dal presupposto che è una cosa buona e giusta garantire ai propri genitori una vecchiaia dignitosa, Elisa ha imparato, con il tempo, ad abbandonare e a dimenticare i rancori, i disaccordi, le liti; ad accettare i difetti dei genitori e a valorizzare i loro pregi; ad entrare nel cerchio del ciclo di vita dove il più forte, quello con più risorse e sicurezza, protegge il più debole che si trova in difficoltà; a valorizzare i piccoli gesti, gli sguardi, le poche parole e, spesso, i silenzi con cui i suoi genitori le trasmettono affetto.

Ricostruendo la quotidianità su nuove basi, Elisa ha stabilito un rapporto nuovo con i suoi genitori anziani e non autosufficienti. Un rapporto profondo e sincero che l’ha aiutata a comprendere le loro necessità e a diventare il loro punto di riferimento. Così come loro lo sono stati per lei all’inizio della sua vita.

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