Assistere anziani che non parlano

assistere anziani che non parlano

Come assistere gli anziani che non parlano? Ecco qualche consiglio utile anche per i meno esperti.

Trovare le parole giuste per comunicare è una sfida decisamente impegnativa per gli anziani che soffrono di demenza. Questa patologia interessa spesso, e in maniera definitiva, gli anziani che hanno avuto un ictus. Colpisce le zone del cervello che controllano il linguaggio e, in una prima fase, rende difficile l’identificazione di alcuni termini specifici; con l’avanzare della malattia, il fenomeno arriva a confondere le parole di uso quotidiano e i nomi delle persone care. L’isolamento che deriva da questa condizione spinge la persona a ridurre sempre di più i contatti con gli altri, aggravando la patologia.

Per assistere anziani che non parlano è quindi fondamentale adottare strategie di comunicazione alternative.

In ogni conversazione, ad esempio, utilizza un linguaggio semplice e diretto che l’anziano può comprendere, riduci la lunghezza delle frasi e proponi un solo concetto per volta. Per fare questo, mettiti nei suoi panni e valuta la realtà dal suo punto di vista. Se vuoi chiedergli un parere, formula domande esplicite che permettano una risposta semplice, come: “Mario, vuoi mangiare una mela?” “Sì”; oppure: “Anna, hai dato il buongiorno al tuo nipotino?” “No”.

Se la persona è in grado di scrivere, fai in modo che possa sempre avere una penna e blocco di carta a portata di mano. Altrimenti, utilizza una lavagna dove incollare le fotografie di oggetti, amici e familiari. L’anziano potrà indicare la mela, se vuole fare uno spuntino, oppure indicare la foto del nipotino per comunicare la voglia di vederlo.

Infine, non dimenticare mai di verificare, attraverso la comunicazione non verbale, se l’anziano capisce effettivamente cosa gli stai dicendo.

Se vuoi imparare ad

assistere anziani che non parlano,

scrivici.