Durante l’ultimo Congresso Europeo dell’Ipertensione e della Prevenzione Cardiovascolare, tenutosi a Milano lo scorso 19 giugno, si è discusso anche di prevenzione, cause, diagnosi e cura dell’ipertensione nei bambini e negli adolescenti. È infatti nell’infanzia che si ritrovano i primi fattori che portano all’ipertensione in età adulta. In particolare i bambini con una pressione arteriosa elevata hanno maggiori probabilità di mantenere la condizione di ipertensione anche da adulti, motivo in più per effettuare controlli e porre l’attenzione sulla prevenzione.
Diverse e ripetute misurazioni per individuare i bambini con un’elevata PA, una valutazione della comorbidità, cioè di altre patologie eventualmente presenti, anche senza nessi causali – per esempio l’obesità – ed un controllo sui precedenti familiari di disturbi cardiovascolari rendono le previsioni di ipertensione in età adulta molto più attendibili.
La Società Europea dell’ Ipertensione Arteriosa ha recentemente divulgato le linee guida per la diagnosi ed il trattamento dell’ipertesione nei bambini. L’ipertrofia ventricolare sinistra resta ad oggi la forma più documentata di danno al cuore, causata dall’ipertensione in età infantile o adolescente.
Secondo gli esperti è il sovrappeso ad essere la condizione che più di altre si associa ad un’elevata PA nell’infanzia, una condizione responsabile per oltre il 50% del rischio di sviluppare ipertensione; l’adiposità è un alto fattore di rischio. Non solo l’intera massa corporea è un fattore determinante, ma anche l’obesità addominale può aggravare queste problematiche.
Recentemente è stato rilevato che sia le dimensioni alla nascita, sia la crescita postnatale sono collegate allo sviluppo, in età adulta, dell’alta pressione e delle malattie cardiovascolari.
Anche determinate abitudini alimentari nei primi anni di vita sono condizionanti, come ad esempio l’assunzione di eccessivi quantitativi di sale.