Arriva Romeo, il robot badante che assiste gli anziani mentre il caregiver riposa, nei turni di notte o durante l’orario di lavoro dei familiari.
Complice l’aumento della vita media, non solo in Italia ma in tutto il mondo, è sempre più sentita la necessità di garantire un’Assistenza costante agli anziani e alle persone con disabilità. E come in molte altre situazioni, anche in questo caso un aiuto più che valido arriva direttamente dal mondo della tecnologia.
Si chiama Romeo ed è un umanoide badante che aspira a ottenere una posizione sempre più rilevante nell’ambito dell’Assistenza agli Anziani. Ma attenzione: non stiamo parlando di un robot che sostituirà il contatto umano, piuttosto di uno strumento che integrerà le capacità dell’uomo offrendo un aiuto, ad esempio, durante quelle ore del giorno in cui il caregiver riposa, l’Assistente deve uscire per fare la spesa o i familiari sono fuori casa per lavoro.


In una società sempre più «saggia», l’idea di farsi aiutare dalla tecnologia per gestire alcuni momenti della quotidianità è senz’altro più che necessaria. D’altra parte, le proiezioni dell’OMS anticipano che, nel 2050, il 22% della popolazione mondiale avrà più di 60 anni, un dato che non può che porci davanti a degli importanti quesiti –> Scopri come sta cambiando la popolazione over 65 in Italia!
Chi è Romeo e come si presenta
Si tratta di un cosiddetto «umanoide», ovvero di un automa che ha l’aspetto simile a quello di un uomo e il compito di aiutarci nel delicato e importante compito dell’Assistenza agli anziani.
In questo momento, Romeo dovrebbe essere nella fase finale della sperimentazione che ne precede il suo ingresso negli ospedali e nelle case di accoglienza.


Robobear, telerobot, Pepper Robot e gli altri
Non solo Romeo: il mercato della tecnologia offre tantissimi robot diversi destinati all’Assistenza agli anziani, tra cui il giapponese Pepper robot, Robobear che sarà in grado anche di sollevare le persone allettate o su sedia a rotelle e telerobot che permetteranno agli Assistenti in carne e ossa di visionare e di comunicare con i loro pazienti a distanza, tramite microfoni e videocamere incorporati.
Restiamo in attesa, dunque, di importanti sviluppi tecnologici che cambieranno e miglioreranno, ancora di più, la professionalità delle tante persone che, con competenza e dedizione, assistono chi ha più bisogno di aiuto.