Il buonumore è un vero e proprio generatore naturale di felicità: ecco perché è così importante per gli anziani.
Il buonumore è un alleato fondamentale della terza età. Dopo i 65 anni, quando i ritmi della propria vita iniziano a rallentare, la propria carriera lavorativa trova una felice conclusione e i figli sono ormai completamente autonomi, alcuni anziani tendono a chiudersi in loro stessi trascurando i rapporti amicali e abbandonando il proprio ruolo sociale.
Complici lutti, imprevisti, patologie tipiche dell’avanzare dell’età, il buonumore viene messo a dura prova. Ma è proprio la positività la chiave per diventare dei senior equilibrati, attivi e di tutto rispetto.


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Come migliorare l’umore degli anziani?
Ecco alcuni suggerimenti per «allenare» il buonumore degli anziani e, al tempo stesso, per combattere l’esclusione sociale degli over 65.
• fare sport
• coltivare i rapporti sociali
• frequentare luoghi di aggregazione
• iscriversi a qualche corso di formazione
• stringere nuove amicizie
• dedicare del tempo a se stessi
• curare il proprio corpo e il proprio benessere
• coltivare le proprie passioni personali


Cosa fare quando l’anziano è depresso?
In caso di depressione, apatia, tristezza e altre condizioni patologiche riguardanti l’umore e la sfera mentale dell’anziano, la prima cosa da fare è contattare il medico di base per concordare insieme il miglior da farsi.
«La cosa che più ti aiuta a guarire è il buon umore» (Pindaro)
Qualsiasi tipo di attività all’aria aperta stimola la serotonina, l’ormone neruotrasmettitore della felicità. Ideale, quindi, anche uscire semplicemente per una breve passeggiata, andare a fare qualche commissione a piedi invece di prendere la macchina, frequentare qualche corso di nuoto, di stretching, di ginnastica dolce, di yoga o di pilates.
Cosa NON fare in caso di tristezza persistente?
Il dolore di una perdita, dell’insorgere di una patologia, di un cambiamento improvviso va vissuto, affrontato e metabolizzato. È importante stimolare l’anziano a non lasciarsi andare, ma ricordiamoci quanto sia fondamentale anche lasciargli il tempo di accettare le proprie emozioni.


Al di là di qualsiasi consiglio, evitiamo di forzare l’anziano e cerchiamo di prendere sempre ogni decisione insieme a lui.