5 passi per aiutare un anziano ad accettare la badante e mettere le basi di un rapporto duraturo.
Per un anziano, accettare l’idea di aver bisogno di una badante può essere molto faticoso. Prima di tutto perché diventa ancora più evidente la graduale perdita della propria autonomia, del proprio ruolo sociale, delle proprie capacità.
Imparare a convivere con una persona nuova, una persona incaricata di prendersi cura della casa e delle necessità quotidiane, può essere un’esperienza destabilizzante per un anziano che per anni ha gestito tutto da sé, in un modo ovviamente tutto suo.
Il primo passo da fare, quindi, per aiutare un anziano ad accettare una badante, un Assistente o un caregiver è mettersi nei suoi panni e cercare di capire il suo punto di vista, per incoraggiarlo il più possibile nel modo giusto e con un approccio positivo –> Scopri anche come diventare Assistente per gli Anziani!
5 passi per aiutare un anziano ad accettare la badante
Di seguito proponiamo 5 passi fondamentali per aiutare un anziano che non accetta la badante a cambiare prospettiva e a convivere felicemente con l’idea di essere aiutato fin dai primi momenti di necessità.
1. Introduci l’argomento insieme al medico
Abbiamo già detto che accettare l’idea di condividere la propria quotidianità con una badante può essere molto difficile per un anziano. Parlare di questa ipotesi, anche eventualmente prima del tempo, insieme al medico di fiducia dell’anziano può in qualche modo predisporlo nell’ottica giusta per collaborare in futuro.
2. Coinvolgi l’anziano nella selezione della badante
Inutile imporre la presenza di una persona se è evidente che l’anziano non tollera o non apprezza una determinata compagnia. Quando possibile, meglio coinvolgere la persona nella selezione della badante organizzando incontri, confronti e piccoli momenti per testare fin da subito la compatibilità caratteriale.
«Gli anziani sono uomini e donne, padri e madri che sono stati prima di noi sulla nostra stessa strada, nella nostra stessa casa, nella nostra quotidiana battaglia per una vita degna. Sono uomini e donne dai quali abbiamo ricevuto molto. L’anziano non è un alieno. L’anziano siamo noi» (Papa Francesco)
3. Prenditi del tempo per accompagnare l’anziano in questa novità
Ricordati che un lavoratore assunto con contratto regolare ha a disposizione fino a 3 giorni retribuiti di permesso, in un anno, per decesso o infermità del coniuge o di un familiare entro il secondo grado di parentela.
Questi 3 giorni sono cumulabili con ulteriori permessi concessi attraverso la Legge 104 e concordabili in base alle necessità.
Prenditi del tempo per accompagnare l’anziano in questa nuova fase della sua vita, eviterai di farlo sentire abbandonato a se stesso in compagnia di una persona che non conosce ancora.
4. In un periodo iniziale, supporta e aiuta la badante
Ogni anziano ha le sue abitudini, le sue preferenze, i suoi interessi personali e le sue piccole manie domestiche. È buona cosa aiutare la badante a conoscere le caratteristiche dell’anziano che andrà ad assistere, supportandola per un breve periodo iniziale, accompagnandola o correggendola di volta in volta quando e se necessario.
5. Mantieni uno spirito positivo
Durante un primo periodo di adattamento reciproco potrebbero non mancare momenti di tensione o di difficoltà. Ricordati di mantenere sempre uno spirito positivo e di non trarre conclusioni affrettate: un rapporto assistenziale ha bisogno di tempo e di pazienza per dare i suoi frutti migliori, anche da parte della famiglia dell’anziano.
Vuoi diventare Assistente di un tuo familiare anziano? La scelta di diventare il caregiver di un familiare anziano è molto coraggiosa e tutt’altro che semplice.
Sentire il desiderio di aiutare gli altri è una caratteristica fondamentale per chi lavora nell’ambito del sociale e presta assistenza ai soggetti fragili. Tuttavia, non dimenticare che per essere efficaci servono competenze pratiche e specifiche, in qualsiasi ambito e in particolare quando si tratta di sostenere le persone in momenti di difficoltà.
Anche se l’anziano da aiutare è un tuo familiare e non esclusivamente un tuo paziente o un ospite in una casa di accoglienza, ricordati di verificare prima di tutto le tue conoscenze e tue capacità pratiche.
Assistere quotidianamente un anziano, per quanto possa essere più o meno autosufficiente, è un compito tanto importante quanto delicato che necessita di formazione mirata.