Che le truffe architettate a danno degli anziani siano sempre più numerose è un dato di fatto, confermato, tra l’altro, dai molti articoli di giornale e da servizi televisivi di trasmissioni come Striscia la Notizia.
Solitudine e reddito medio-basso, oltre ovviamente all’età in sé, sono i problemi che rendono gli anziani particolarmente vulnerabili ai raggiri.
Molti siti web affrontano questo grave problema sociale problematica e offrono consigli pratici per difendersi dai raggiri dei malintenzionati.
Bisogna diffidare, per esempio, di chi propone facili guadagni a fronte di investimenti economici minimi. E non ci si può fidare nemmeno di chi si presenta vestito in modo impeccabile e con buone maniere: i truffatori, infatti, sanno bene che l’anziano, ma non solo, è portato a dare fiducia a chi indossa abiti eleganti o magari una divisa (naturalmente falsa) e si regolano di conseguenza. Se qualcuno suona alla porta, prima di aprire, bisogna sempre sincerarsi delle generalità della persona, o verificare eventuali tesserini di riconoscimento. Ricordiamoci anche che nessun Ente richiede la riscossione di una tassa o di una bolletta inviando personale a casa degli utenti. Insomma, rimane sempre attuale il vecchio consiglio di non aprire mai agli sconosciuti.
Per evitare i furti per strada, è sempre meglio scegliere strade illuminate e non isolate e magari avere l’accortezza di utilizzare borse o portafogli piccoli, facili da nascondere sotto la giacca. Inutile dire che quando si fa un prelievo bancomat o si va alla posta per ritirare la pensione, la cautela è d’obbligo e che anche in questo caso bisogno diffidare di chi, magari con fare premuroso e gentile, si offre di aiutare l’anziano, anche solo ad attraversare la strada. Meglio senz’altro chiedere, in questi casi, l’aiuto di un parente o coalizzarsi con altri anziani.
Alcuni di questi suggerimenti sono a cura di Fnp-Cisl, Siulp e Adiconsum della Lombardia . Molti altri consigli possono inoltre essere visualizzati nel sito della Polizia di Stato, cliccando qui.