Residenze per anziani: come scegliere la struttura giusta?

Parliamo di residenze per anziani: come scegliere la struttura giusta e orientarsi nel mondo dell’assistenza.

Scegliere la struttura giusta, tra le tantissime residenze per anziani distribuite in tutto il territorio italiano, è una vera impresa. Soprattutto quando la necessità è immediata, il rischio è di scegliere semplicemente la struttura più vicina alla propria abitazione, senza tener veramente conto delle reali necessità dell’anziano.

Ce ne parla Rita Lucia Bonsignori, Direttore del Consorzio Sociale «Residenze del Sole» di Cinisello Balsamo, che di ospiti anziani ne ha visti tanti, e continua a vederne ogni giorno: «uno dei problemi principali, quando si sceglie una residenza per anziani – spiega Bonsignori – è che le famiglie tendono a dare priorità a dei dettagli che per gli ospiti non sono assolutamente così rilevanti come pensano loro.

Si dà ad esempio molta importanza alla presenza costante di medici e infermieri e non si pensa che, in questo modo, le residenze vengono sempre più concepite come delle strutture ospedalizzate e sempre meno come delle realtà umane».

«Per noi, è una vera sfida mettere la persona prima di tutto, anche prima della sua malattia. I nostri ospiti sono persone anziane, ma sono persone, non sono il numero di una cartella clinica e tantomeno il nome di una patologia»

Residenze-per-Anziani-Come-Scegliere-la-Struttura-Giusta Residenze per anziani: come scegliere la struttura giusta?
Il Consorzio Sociale «Residenze del Sole», di Cinisello Balsamo, ospita fino a 100 anziani all’interno dell’RSA e fino a 40 ospiti nel centro diurno. Questa è una delle ultime strutture, in Lombardia, a resistere alla sempre più insistente richiesta di «ospedalizzazione» delle strutture. Nonostante la presenza di medici e infermieri, alle «Residenze del Sole» la persona conta ancora più di ogni altra cosa, anche più della sua malattia.


La routine di una residenza per anziani a dimensione «umana»

«Non ci piace seguire le regole ferree delle strutture più classiche – continua il Direttore del Consorzio Sociale «Residenze del Sole» Bonsignori – proprio perché mettiamo la persona prima di tutto lasciamo che la sveglia arrivi da sé, a seconda dei ritmi di ogni ospite. Per gli operatori è impegnativo… ma nel Nucleo Protetto per malati di Alzheimer questa ed altre iniziative hanno dato risultati insperati.

I nostri Assistenti agli Anziani, di cui hanno fatto parte anche alcuni ottimi allievi dell’Istituto Cortivo durante il periodo di tirocinio, arrivano prima delle 7.00. Usiamo un sistema informatizzato per la gestione sanitaria che ci permette di ridurre notevolmente i tempi di consegna e di compilazione dei documenti.

Appena gli anziani si svegliano, li si aiuta nella gestione dell’igiene e della colazione, incoraggiando il più possibile l’autonomia, anche se moltissimi dei nostri ospiti sono gravemente compromessi e devono essere assistiti in ogni mansione. Dopo la colazione, si passa alle visite mediche, alla fisioterapia, all’animazione, fino alla sistemazione delle camere e degli ambienti, nel quale poi subentra il personale dedicato alla pulizia più approfondita.

Dopo il pasto, c’è un momento di riposo, il cambio, la merenda, di nuovo l’animazione e la fisioterapia. Fino alla cena e alla messa a letto i nostri Assistenti seguono gli ospiti costantemente. Il turno di notte invece è strutturato diversamente».

«Le famiglie tendono a scegliere strutture che propongono attività di intrattenimento apparentemente interessanti, come la pet-therapy e la musico-terapia. Ma quello che conta veramente è che il servizio di assistenza sia organizzato ed efficace»

Comunicare, una questione di (buone) relazioni

All’interno delle «Residenze del Sole» si vive in una dimensione umana, a partire dal rapporto che ogni singolo collaboratore della struttura instaura con gli ospiti. Dal Direttore all’Addetto alle pulizie, tutti conoscono i nomi di tutti e quando si incontrano si salutano, fanno quattro chiacchiere, instaurano una relazione che va al di là del semplice scambio di informazioni sul proprio stato di salute.

Le persone, e il loro modo di comunicare tra di loro, sono forse il più importante indizio della qualità di una residenza per anziani. Inutile sperare in una buona e continuativa comunicazione tra famiglia e residenza se, proprio all’interno della struttura, gli assistenti stessi non comunicano né tra di loro né con i loro ospiti.

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Ciò che spesso le famiglie pensano sia importante, per gli anziani invece non lo è. Meglio scegliere una struttura di piccole dimensioni – come spiega Rita Lucia Bonsignori, Direttore delle «Residenze del Sole» di Cinisello Balsamo – dove c’è ancora un rapporto stretto tra personale e ospiti, piuttosto che una struttura in cui gli anziani possono fare pet-therapy e musicoterapia, ma non vengono considerati nella loro unicità.

La residenza da scegliere non risparmia sulla mensa

«Molte residenze per anziani – racconta Bonsignori – risparmiano sulla mensa, affidandosi a servizi esterni meno costosi e anche meno adeguati a preparare i pasti per anziani con patologie diverse. Questa scelta innesca una reazione a catena che comporta problemi di salute negli ospiti, necessità di più assistenza, maggiore biancheria sporca, più sprechi nella pulizia degli ambienti e via così. Tutto questo solo per “risparmiare” sull’alimentazione».

«Non ha senso una società in cui all’asilo si cura l’alimentazione, ma non quella degli anziani, nelle residenze. In una buona struttura queste differenze non esistono»

L’igiene delle mani fa la differenza per l’intera struttura

«Infine – continua la Direttrice Rita Lucia Bonsignori – un dato che non è assolutamente da sottovalutare nella scelta della residenza per anziani è l’importanza che il personale dà alla pulizia delle mani. Attraverso le mani, infatti, veicolano tantissimi germi che possono trasmettersi da stanza a stanza, da reparto a reparto, in tempi molto veloci.

Alle «Residenze del Sole», il lavaggio sociale delle mani è una delle nostre priorità più assolute per tutelare il benessere degli anziani. Tutte le persone che lavorano all’interno della nostra struttura prendono molto sul serio questo punto».

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Un altro aspetto da considerare per scegliere la residenza per anziani è la frequenza con la quale il personale si lava le mani, prima e dopo aver pulito anche semplicemente una stanza vuota o svolto qualsiasi tipo di mansione. È attraverso le mani che veicolano la maggior parte dei germi, per questo il lavaggio sociale è così fondamentale.

Riassumendo
Le caratteristiche di una buona residenza per anziani, che possono quindi aiutare nel scegliere la struttura giusta, sono:

• una dimensione umana tra personale e ospiti;
un’assistenza efficiente ed efficace, a discapito di altri servizi che possono sembrare più «allettanti» per le famiglie;
• un buon livello di comunicazione tra personale, ospiti e famiglie;
• una mensa interna adeguata alla situazione;
• una particolare attenzione alla pulizia delle mani e degli ambienti.

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