Intervista a Sabrina Guerrieri, assistente disabili

Sabrina Guerrieri ha sempre sentito, dentro di sé, la predisposizione per lavorare al fianco delle persone più deboli. A 50 anni, ha scelto di iscriversi all’Istituto Cortivo per specializzarsi in Assistenza ai Disabili e in Assistenza Turistica per Disabili.

Ciao Sabrina, come mai hai scelto proprio l’Assistenza ai Disabili?

Ho scoperto questa mia vocazione a 18 anni, durante un campo scuola con disabili, e da allora ho sempre sentito il desiderio di fare del mio meglio per aiutare chi è in difficoltà o, semplicemente, chi non è autosufficiente.

Com’è andato il tuo tirocinio?

Ho svolto il tirocinio nella struttura in cui ho passato anche gli ultimi due anni. Si tratta di una casa alloggio per disabili gestita dalla Cooperativa Lanterna, in provincia di Roma. In questo contesto seguivo un ragazzo con autismo grave. È stata un’esperienza davvero molto impegnativa, bella e formativa.

 

«Non pensavo di riuscire a trovare lavoro subito dopo la conclusione del Corso. Invece ho avuto modo di continuare nella stessa struttura in cui ho svolto il tirocinio»

Raccontaci che cosa significa essere un Assistente ai Disabili

Significa fare tutto il possibile per aiutare persone che hanno delle difficoltà, ma significa anche arricchirsi di valori umani, di piccole gioie quotidiane e di soddisfazioni. Lavorare con i disabili non è un lavoro come un altro, bisogna avere delle competenze ma anche tanta passione.

 

E dove lavori in questo momento?

Lavoro con una Cooperativa che è gestita dalla stessa titolare che si occupava anche della struttura in cui ho svolto il tirocinio. Parlo di L’aquilone, in provincia di Roma, e attraverso questa realtà mi occupo di due bambini durante le ore di scuola, quando manca il docente di sostegno.

«L’unica cosa che sogno, in questo momento, è continuare a studiare per migliorarmi sempre di più nell’Assistenza a Disabili»