Intervista a Roberta Cane, animazione
Roberta Cane è stata volontaria all’Unicef e soccorritrice alla Croce Azzurra. All’Istituto Cortivo ha scelto di specializzarsi in Animazione e oggi lavora alla Casa di Riposo Dolceacqua della Fondazione Monsignor Tornatore, in provincia di Imperia.
Ciao Roberta, come hai trovato lavoro da Animatrice?
Ho avuto la grande soddisfazione di essere confermata nella stessa struttura in cui ho svolto il tirocinio, alla Casa di Riposo Dolceacqua, in provincia di Imperia. Il tirocinio mi ha permesso di vivere un’esperienza meravigliosa e continuare a lavorare qui mi ha confermato tutte le competenze apprese, per quanto sia consapevole che non si smette mai di imparare.
«Il tirocinio ha perfezionato le mie competenze e rafforzato la mia passione. Amo questo lavoro, mi riempie e mi diverte»
E di che cosa si occupa un Animatore in Casa di Riposo?
Il ruolo dell’Animatore è molto importante per gli anziani. La mia giornata prevede l’accompagnamento alle attività ludiche e ricreative, come ad esempio il cricket, il tiro al bersaglio, i birilli, la tombola. A volte abbiamo in programma anche dei laboratori d’arte o semplicemente delle chiacchiere, del relax, un bel programma in TV, gli incontri con le famiglie o le videochiamate con i parenti.
Perché l’Animatore è così importante in Casa di Riposo?
Perché gli anziani vivono momenti di profonda sofferenza e per tutelare il loro benessere deve esserci qualcuno che sia in grado di trasmettergli leggerezza e vivacità.
Ad esempio, alcuni anziani sono molto malati e vorrebbero sempre stare in camera da soli. L’Animatore in questi casi deve essere in grado di entrare in sintonia anche con loro – seppur con delicatezza – di suscitare emozioni e interesse, ma deve anche comprendere le indicazioni degli oss o degli infermieri nel caso in cui le condizioni di qualche anziano fossero particolarmente limitate.
«L’Animatore deve essere in grado di coinvolgere tutti, rispettando i limiti e la sensibilità di ognuno»
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
Questo lavoro mi riempie molto la vita, ma se devo pensare a un sogno per il tempo libero vorrei ricominciare a prestare servizio in Croce Azzurra, come facevo in passato.