intervista a Riccardo Agostini, assistente infanzia
Si chiama Riccardo Agostini e non ha fatto in tempo a finire il tirocinio che il suo staff aveva già deciso di proporgli una collaborazione continuativa. Oggi, Riccardo lavora come Assistente all’Infanzia all’Asilo Nido Primi Passi di Sesto Calende, in Provincia di Varese.
Ciao Riccardo, come hai fatto a trovare lavoro dopo il tirocinio?
Io sono stato assunto proprio nella stessa struttura in cui ho svolto il tirocinio. Mentre lavoravo, l’equipe ha valutato il mio modo di relazionarmi con i bambini e di collaborare con gli altri e, alla fine dell’esperienza formativa, mi ha chiesto di continuare. Una grandissima soddisfazione.
«Sono stato molto fortunato, ma devo ringraziare l’Istituto Cortivo per la grande opportunità che mi ha dato»
Quando ti sei reso conto che dovevi lavorare nel mondo del sociale?
È successo per caso. Dopo il liceo non avevo le idee molto chiare, ma fortunatamente mia madre gestisce un asilo nido dove ho provato a fare una piccola esperienza di lavoro. È stato così che ho scoperto di amare l’Assistenza all’Infanzia e successivamente ho trovato il corso dell’Istituto Cortivo.
Che cosa ne pensi della figura maschile come Assistente all’Infanzia?
Le figure maschili, nell’ambito dell’Assistenza all’Infanzia e nel mondo del sociale in generale, non sono molto frequenti. Per questo motivo sono anche molto ricercate. Io penso siano fondamentali perché permettono ai bambini di relazionarsi in modo diverso con figure diverse.
Che cosa significa lavorare con i bambini, oggi?
Molto spesso, le persone pensano che lavorare con i bambini sia semplice, ma non è assolutamente così. Oltre a studiare, a prepararsi, a fare più esperienza possibile, bisogna avere tanta pazienza e io ho la fortuna di avere questa caratteristica innata. Personalmente, il mio lavoro mi dà molte soddisfazioni e mi rende felice.
«Lavorare con i bambini non è facile. Bisogna avere predisposizione e ovviamente bisogna studiare»
Come ti senti quando esci di casa per andare al lavoro?
Posso considerarmi una persona molto fortunata perché, quando esco di casa per andare al lavoro, sono euforico. La sera, quando torno a casa, sono stanco, ma felice, e questa secondo me è la cosa più bella che il tuo lavoro possa darti.
Dà un consiglio a chi vuole intraprendere il tuo stesso percorso
Io consiglio di mettersi subito nell’ordine delle idee che lavorare con i bambini sia tutt’altro che semplice. I bambini sono il bene più prezioso che abbiamo, bisogna amarli davvero per lavorarci insieme.