Intervista a Maria Dorella Costa, assistente infanzia
Dopo una laurea in Mediazione Linguistica, Maria Dorella Costa di Milano ha lavorato in Perù per 10 anni come insegnante di italiano in una scuola primaria. Quando è tornata in Italia, ha scelto Istituto Cortivo per integrare le sue competenze e per acquisire conoscenze nell’ambito dell’Assistenza all’Infanzia.
Ciao Dorella, raccontaci la tua esperienza di insegnante in Perù
Io sono nata e cresciuta a Milano, ma a 23 anni sono partita per un’esperienza di volontariato a Lima. Quando l’esperienza si è conclusa, avevo già deciso di restare là, anche se non avevo un lavoro. Fino a quel momento, avevo aiutato i bambini che vivevano in condizioni di difficoltà e con scarse risorse.
Dopo poco tempo, ho messo insieme la mia specializzazione in Mediazione Linguistica con la mia passione per l’infanzia. Ho iniziato quindi a insegnare italiano in una scuola primaria italo-peruviana. In questo caso, il contesto era tutt’altro che disagiato perché i bambini arrivavano da famiglie benestanti. Nei Paesi in via di sviluppo è molto frequente trovarsi davanti a dei grandi gap socio-culturali.
«Lavorando con i bambini ho capito che è molto di più quello che ricevo rispetto a quello che riuscirò a donare in tutta la vita. Stare con loro mi arricchisce tantissimo»
E ora, in Italia, collabori con le scuole per i progetti di lingua straniera…
Quando sono tornata in Italia, ho cercato subito un corso per integrare la mia esperienza pratica con le competenze teoriche che mi mancavano, quindi mi sono iscritta all’Istituto Cortivo e subito dopo ho iniziato a lavorare con le scuole.
Continuo a mettere insieme le mie due passioni, le lingue e i bambini, con progetti di inglese che hanno l’obiettivo comune di potenziare le capacità orali e la comprensione della lingua.
«L’esperienza è importante, ma anche la conoscenza è fondamentale. Il Corso dell’Istituto Cortivo ha colmato le lacune teoriche che avevo quando sono tornata in Italia»
Raccontaci una tua giornata a scuola con i bambini
Io lavoro con bambini dalla prima alla quinta elementare. Una volta alla settimana, propongo laboratori educativi in inglese, affiancata naturalmente dal docente di riferimento. Con i più piccoli, iniziamo con delle canzoni in lingua facili da memorizzare e ideali per rompere il ghiaccio. Queste attività mi aiutano anche a lavorare sulla loro gestualità.
Con i più grandi, invece, le lezioni iniziano con giochi di drammatizzazione e role-play, anche in questo caso li incoraggio spesso a usare la gestualità per farsi capire di più. Solo dopo cominciamo la lezione vera e propria, a volte i docenti mi chiedono di seguire il libro di testo, altre invece ho più libertà, ma tengo sempre conto delle competenze che i bambini hanno acquisito fino a quel momento.