Intervista a Maria Del Gaudio,

Maria Del Gaudio lavora in provincia di Potenza, in due Cooperative diverse, e a domicilio, come Assistente ai Disabili e all’infanzia. Si è iscritta all’Istituto Cortivo per realizzare una vocazione che, come dice lei, non è guidata solo dalla sua predisposizione, ma anche da una fondamentale formazione.

Ciao Maria, quando hai scelto di lavorare nel sociale? 
L’ho scelto un anno dopo la fine delle scuole superiori. Dentro di me sono sempre stata portata per aiutare gli altri, la svolta è arrivata quando ho conosciuto una persona che frequentava il corso dell’Istituto Cortivo e svolgeva già il lavoro che sognavo anch’io. Ho seguito il suo esempio e ora sono molto soddisfatta di averlo fatto. 

«Il mio lavoro, per me, è uno stimolo continuo a migliorare me stessa»

Che lavori svolgi, in questo momento? 
Attualmente lavoro in due Cooperative sociali diverse, una per minori e l’altra per disabili. Spero, in futuro, di poter mettere in gioco anche la mia specializzazione in Amministratore di Sostegno, in modo da avere un’esperienza ampia e completa. 
Nelle Cooperative, organizzo attività ludiche, ricreative, educative e di svago. Per fare qualche esempio, un po’ di tempo fa ho organizzato un laboratorio per creare un alfabeto molto particolare che aiutasse i ragazzi disabili a ricordare le lettere. A Natale, invece, abbiamo realizzato un albero decorato con dei piccoli bauletti e una tegola nuova per il numero civico della struttura. 

Pensi che tutti possano lavorare con i bambini e con i disabili?
Io penso che chiunque possa imparare a fare qualsiasi cosa, ma per lavorare con i bambini e con i disabili bisogna metterci amore, oltre che professionalità, creatività, vitalità e pazienza. Se non ci si sente portati, è meglio non avvicinarsi a questo mondo.

«Oltre alla passione, la formazione è la base di tutto. Per poter aiutare davvero, bisogna essere preparati»

Secondo te, l’Istituto Cortivo ti ha aiutata a trovare lavoro?
Sì, per quanto mi riguarda assolutamente sì.

«Sogno di lavorare con i bambini disabili per migliorare la situazione formativa e didattica nel Sud Italia»

Dà un consiglio a chi vorrebbe cominciare questo percorso 
La predisposizione per il mondo del sociale va scoperta piano piano e non ce la si può imporre. Se non si ha qualcosa dentro che motiva ogni giorno, anche nei momenti più difficili, non si può aiutare veramente. Consiglio di provare qualche prima esperienza, ma di essere sinceri con se stessi e di cambiare strada se si capisce di non volerlo fare con tutto il cuore.  

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