Intervista a Manuela Gregorio, assistente infanzia

Manuela Gregorio della provincia di Brescia, ha sempre desiderato lavorare con i bambini, ma in passato ha messo da parte l’idea per dedicarsi prima di tutto alla famiglia. Incoraggiata dal marito, qualche anno fa ha ripreso in mano la sua passione, ha trovato il coraggio di rimettersi in gioco e oggi lavora all’Asilo «Cantastorie» di Travagliato (BS).

Ciao Manuela, qual è il sogno che vorresti realizzare nel campo dell’Assistenza?

Sogno di aprire una struttura tutta mia, in futuro, in particolare un Nido famiglia. Lo valuterò un po’ più avanti, ma è un sogno davvero grande per me.

 

«Il Corso all’Istituto Cortivo è stato una sfida con me stessa»

 

In che modo il tirocinio ha completato la tua formazione?

Il Corso mi ha dato veramente tutto quello che mi serviva per affrontare la pratica e durante il tirocinio sono maturata tantissimo. È vero che sono mamma di tre bambini, ma nella mia vita lavorativa avevo sempre fatto la parrucchiera ed ero molto spaventata all’idea di dedicarmi ai bambini in modo professionale.

Invece sono riuscita a inserirmi subito benissimo, tanto che la responsabile della struttura mi ha chiesto da quanto tempo lavoravo nel settore dell’infanzia perché sembrava che io fossi già molto più preparata.

 

«Non bisogna mai mollare le proprie passioni.
Quando si vuole, tutto si può fare»

 

Secondo te, Assistenti all’infanzia si nasce o si diventa?

Entrambe. Da mamma, posso dire che non basta avere l’istinto materno per lavorare con i bambini. Bisogna sicuramente avere una grande predisposizione personale, ma poi bisogna anche impegnarsi e imparare. Così come in tantissimi altri ambiti dell’Assistenza, come quello degli anziani o dei disabili.