Intervista a Luca Zantedeschi, assistente infanzia
Luca Zantedeschi sta per concludere il corso di specializzazione in Assistenza all’Infanzia e ha scelto di lavorare con i bambini seguendo quella che per lui è una vera e propria vocazione. Al momento, lavora alla Scuola dell’Infanzia e Primaria Ambarabimbi di Torino.
L’Istituto Cortivo mi ha aiutato moltissimo a inserirmi nel mondo del sociale: devo ancora finire il corso e ho già trovato un lavoro che mi rende felice
Ciao Luca, tu consiglieresti i corsi dell’Istituto Cortivo?
Sì, certo e l’ho già fatto, l’ho consigliato a dei miei amici che ne sono entusiasti.
Raccontaci che cosa fai al lavoro
La mia giornata tipo inizia con l’accoglienza dei bambini e dei genitori, con l’aiuto dei piccoli nella preparazione alle attività e nella vestizione, con un approccio che ovviamente promuove l’autonomia; continuo seguendo le attività ludiche e ricreative, della fase di gioco libero o collettivo. Durante il pranzo aiuto i bambini sempre con un occhio di riguardo alla loro crescita individuale ed alla loro autonomia,nel pomeriggio seguo i bambini nel loro gioco libero alternando l’accoglienza ai genitori che vengono a riprendere i loro piccoli”.
Per 3 giorni alla settimana lavoro di pomeriggio, mentre altri due sono presente dall’apertura della scuola fino alla chiusura
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Al momento, se devo essere sincero, sono molto felice così. Il mio lavoro è stimolante e mi permette di crescere a livello umano. Il mio sogno si è già realizzato, voglio continuare a renderlo tale.
Secondo te, quali sono le caratteristiche più importante per lavorare con i bambini?
Bisogna avere pazienza per ascoltare le necessità dei bambini. Bisogna essere sempre attenti, vigili e saper dare dei limiti ad alcuni comportamenti. Infine, bisogna saper comprendere chi non sa come esprimere qualcosa che lo fa stare male.
Quando ho iniziato il corso, avevo più di 30 anni e tanti timori per il mio futuro. Ora mi sento una persona nuova. Sento di aver trovato me stesso
Qual è la soddisfazione più grande che ti dà il tuo lavoro?
Porto a casa grandi soddisfazioni ogni giorno. La cosa che mi commuove di più è sentire i bambini più piccoli ripetere una parola che hanno imparato da me, oppure che correggono una pronuncia come gli ho insegnato io. Questa, per me, è una grande vittoria perché coincide con una crescita personale del bambino.
Come mai, secondo te, pochi uomini hanno scelto questo ambito del sociale?
Me lo sono sempre chiesto anch’io. Forse un tempo c’era poca fiducia nei confronti degli uomini, ma a me devo dire che ne è stata data davvero tanta. Quando sono entrato all’Ambarabimbi, sono stati tutti molto felici di accogliermi perché – come mi è stato detto – una figura maschile genera reazioni diverse nei più piccoli e permette uno stacco fondamentale.