Intervista a Katia Coppola, assistente infanzia

Katia Coppola di Verona lavora in una RSA come oss, ma il suo sogno è lavorare come Assistente all’Infanzia insieme ai bambini. Dopo aver completato il Corso all’Istituto Cortivo, Katia sta valutando delle future collaborazioni per dedicarsi interamente alla sua passione.

 Ciao Katia, come mai hai scelto di specializzati in Assistenza all’Infanzia?

Io lavoro nel mondo dell’Assistenza da diversi anni, con la qualifica di oss. Per un po’ di tempo, mi è stato chiedo di seguire dei bambini disabili e durante questa esperienza ho scoperto qual era la mia vera propensione.

Com’è andato il tuo tirocinio?

Il mio tirocinio è stato splendido fin dal primo giorno, l’ho svolto all’interno della scuola materna «Gaspare del Carretto», in provincia di Verona, in cui lavoravo già.

Mi è stato affidato un bambino che convive con un grave danno cerebrale dalla nascita, quindi non parlava ma comunicava in modo alternativo. L’ho seguito durante l’accoglienza, la merenda, il gioco libero in giardino, le attività in palestra, il pranzo: in tutte le occasioni quotidiane insomma.

«Mettere in pratica quello che studiavo mi ha permesso di ampliare e di rinforzare tantissimo le mie competenze. Ora mi sento molto più preparata e sicura»

E adesso stai per avviare una nuova collaborazione… 

Sì, sto definendo una collaborazione con una scuola, in provincia di Verona, che prevede percorsi formativi dal nido fino ai 18 anni, io dovrei concentrarmi solo sulla fascia d’età dei più piccoli ovviamente. È un progetto molto stimolante e che richiede coraggio perché per me significa in qualche modo ricominciare da capo, ma sono fiduciosa nelle mie scelte.