Intervista a Giulia Totti, assistente disabili
Giulia Totti di Roma è la nipote del famoso centrocampista Francesco Totti. Insieme al padre e allo zio, Giulia porta avanti l’Associazione «Totti Soccer School», una scuola di calcio per giovani esordienti, bambini e ragazzi con disabilità. Ha scelto Istituto Cortivo per specializzarsi in Assistente all’Infanzia e ai Disabili e per rendere ancora più concreto ed efficace il suo contributo all’interno dell’Associazione.
Ciao Giulia, com’è essere la nipote di Francesco Totti, nella vita di tutti i giorni?
Per me è un vero piacere. Come in tutte le cose, ci sono dei pro e dei contro, ma i lati positivi superano tutto il resto. Mio zio Francesco è un vero orgoglio e a volte le persone possono credere che io sia tosta proprio come lui (ma lui è unico, diciamolo).
Insieme a tuo padre e a tuo zio stai portando avanti l’Associazione Sportiva Totti Soccer School. In che cosa consiste?
La Totti Soccer School è una scuola di calcio senza scopo di lucro che rincorre l’obiettivo di formare prima di tutto uomini, ragazzi, bambini, persone, per farli successivamente diventare dei veri calciatori. Tutto questo con un approccio semplice e genuino, seppur professionale, ma lontano da qualsiasi secondo fine.
«Vogliamo promuovere prima di tutto i valori che caratterizzano questo fantastico sport: l’aggregazione, la socialità, il desiderio di mettersi in discussione per migliorarsi, il gioco di squadra».
Parlaci del progetto «Diamo un calcio alla disabilità»
Il progetto «Diamo un calcio alla disabilità» è una delle tante missioni perseguite dalla Totti Soccer School. L’intento è accogliere e coinvolgere i bambini e i ragazzi con disabilità intellettiva, in particolare con Sindrome di Down, che desiderano giocare a calcio, e integrarli con i coetanei normodotati.
Questo progetto, ovviamente, tiene conto delle necessità educative, motorie e relazionali dei giovanissimi, senza mai dimenticare il fine più importante: divertirsi.
Come mai hai deciso di diventare Assistente all’Infanzia e ai Disabili con l’Istituto Cortivo?
Anni fa ho intrapreso un percorso universitario, ma non sono riuscita a portarlo avanti perché lavoravo già e non volevo mettere in pausa i miei impegni professionali. Insieme all’Istituto Cortivo ho trovato un’ottima occasione per conciliare studio e lavoro, acquisendo al tempo stesso una formazione di alto livello.
«Mi sono iscritta all’Istituto Cortivo per acquisire competenze specifiche che mi permettessero di essere ancora più efficace con i bambini e con le persone con disabilità»
Quello che ho imparato mi è servito moltissimo e ne ho avuto la conferma durante il tirocinio, ma anche tuttora in ogni mia scelta quotidiana.
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