Intervista a Erika Galletto, assistente infanzia
Erika Galletto di Rovigo, ha da poco realizzato il suo sogno di lavorare con bambini e ragazzi. Oggi, offre assistenza nei compiti, nelle attività ricreative e nelle occasioni sportive del doposcuola all’interno dell’Associazione Hakuna Matata di Fratta Polesine.
Ciao Erika, che cos’è l’Associazione Hakuna Matata?
Hakuna Matata è un’Associazione che offre servizi di doposcuola. Seguiamo quindi i bambini durante i compiti del pomeriggio, ma siamo anche un punto di riferimento per i più grandi. È uno spazio aperto a tutti i giovani. Organizziamo anche attività di teatro, musica, danza, sport: tutte occasioni per superare i propri limiti e coinvolgere anche le famiglie.
«Ho capito che il mio futuro sarebbe stato nel mondo dell’Assistenza quando ho perso il mio lavoro a causa della crisi economica. Ho colto questo periodo di difficoltà per trasformarlo in un’opportunità»
Raccontaci la tua giornata tipo all’interno dell’Associazione
In questo momento, stiamo gestendo i campi estivi. Io sono responsabile dell’animazione e la mattina accolgo i bambini con diverse attività ricreative e laboratori manuali. Li accompagno durante la merenda e nel gioco libero.
Il resto dell’anno, la mia giornata inizia con il servizio in mensa durante la pausa pranzo, continua con una piccola pausa e con i compiti. Finora, durante i compiti ho seguito un po’ tutte le età, dalle elementari alle superiori. Dopo un paio d’ore, apriamo invece le attività ludiche e ricreative, con spettacoli, musiche e danze.
Tu ti sei specializzata in due ambiti diversi: Assistenza all’Infanzia e alla Multiculturalità. Come mai?
Ho scelto la specializzazione in Assistenza all’Infanzia perché mi piace l’idea di essere utile nel percorso di crescita di un bambino e di un ragazzo. L’ambito della Multiculturalità, invece, è frutto di una mia inclinazione personale nei confronti di tutto ciò che è culturalmente diverso. Sento di avere una grande empatia verso le persone che hanno storie, vite e radici lontane dalle mie.
«Sento che la mia preparazione professionale è molto completa e solida. Ma non potrei stare con i ragazzi neanche senza una grande dose di passione»
Quali sono i tuoi sogni per il futuro?
Il mio grande sogno sarebbe riuscire, una volta entrata nel sistema lavorativo, a creare un mio sistema di lavoro e ad avere una mia struttura. Qualcosa che abbia un po’ il mio volto, un’attività dove io possa metterci tutto quello che è mio. Dopo aver fatto esperienza e gavetta, mi piacerebbe spiccare il volo. Chiaro che un sogno così non si realizza dall’oggi al domani, lo sto costruendo giorno dopo giorno.