Intervista a Elisabetta Rossi, assistente infanzia

Dopo aver lavorato per 20 anni come ragioniera, Elisabetta Rossi ha deciso di riprendere in mano il suo percorso formativo e di specializzarsi, insieme all’Istituto Cortivo, in Assistenza all’Infanzia e ai Disabili. Con l’anno nuovo, Elisabetta ha iniziato a realizzare il sogno di una vita.

«Ho sempre voluto lavorare con i bambini e quando sono diventata mamma ho deciso di realizzarmi anche sotto il punto di vista professionale»


Ciao Elisabetta, com’è stato rimettersi a studiare dopo tanto tempo?

A 40 anni, rimettersi sui libri non è facile, soprattutto continuando a lavorare e con una famiglia che richiede attenzioni. Il desiderio di farcela mi ha aiutata ad arrivare fino in fondo al percorso formativo. Inoltre, le dispense scritte in modo molto comprensibile e le video-lezioni mi hanno dato una mano non indifferente.

Raccontaci la tua esperienza di tirocinio
Ho svolto il tirocinio in un Asilo Nido nel Comune di Caneva e, per me, è stata un’esperienza indimenticabile. Mi sono trovata subito dentro a un team affiatato e sono riuscita a mettermi in gioco fin dal primo giorno. Tra l’altro, si tratta di un Nido molto attento alla qualità dei giochi e delle attività proposte dalla struttura: ad esempio, non si usa quasi nulla di plastica e non ci sono giocattoli sonori, l’obiettivo è incoraggiare la creatività e la fantasia e portare i bambini ad apprezzare la semplicità.

 

«Adesso collaboro con l’Asilo Nido con cui ho svolto il tirocinio. È una grande soddisfazione per me»

Che consigli daresti a chi sogna di lavorare con i bambini?

Consiglio di studiare perché essere genitori è diverso dall’essere Assistenti all’Infanzia. E poi consiglio di fare esperienze pratiche: un conto è avere un sogno e un altro conto è essere consapevoli di avere tutte le carte in tavola per realizzarlo.