Intervista a Elena Gaspari, assistente infanzia

A metà del corso per specializzarsi in Assistenza all’Infanzia, Elena Gaspari di Sovizzo (Vicenza) ha preso al volo l’opportunità, nata della partnership tra Istituto Cortivo e Baby Signs Italia, di partecipare al workshop gratuito per approfondire il Programma Baby Signs.

Ciao Elena, pensi sia importante la formazione continua nell’Assistenza all’Infanzia?

Assolutamente sì, è fondamentale. Rispondo sia da mamma sia da studentessa dell’Istituto Cortivo. Soprattutto ciò che riguarda la psicologia e lo sviluppo evolutivo del bambino richiede moltissimi approfondimenti e aggiornamenti. A volte, la tendenza più comune è quella di approcciarsi ai bambini con l’istinto e il buonsenso di una mamma, ma per affrontare in modo professionale l’Assistenza all’Infanzia bisogna avere basi solide e costantemente approfondite.

Per questo hai partecipato al workshop sul Programma Baby Signs?

Esattamente. Conoscevo già l’esistenza del programma Baby Signs e quando ho visto che come studentessa dell’Istituto Cortivo potevo partecipare gratuitamente al primo workshop di approfondimento, ne ho approfittato subito. L’esperienza è stata assolutamente utile e molto formativa, mi ha lasciato un grande bagaglio nozionistico, ma anche pratico e relazionale.

Il workshop sul Programma Baby Signs è stato un’interessante esperienza educativa che porterò con me per sempre.

«Sto pensando di proporre il Programma Baby Signs anche alla struttura nella quale affronterò il tirocinio formativo. Mi piacerebbe avviare insieme a loro questo progetto per poi portarlo avanti nel tempo»

Qual è la cosa che ti è rimasta impressa di più?

Mi ha colpito moltissimo capire che anche i bambini molto piccoli possano usare un linguaggio specifico per comunicare. Nella logica comune, i gesti dei bambini – come le piccole smorfie, i movimenti delle mani e delle dita – non vengono considerati come dei tentativi di approccio alla comunicazione. Conoscere e riconoscere questi segni può invece evitare molte frustrazioni, sia ai piccoli sia ai genitori e a chiunque passi il suo tempo in compagnia dei bambini.

Secondo te, il Programma Baby Signs è utile per gli Assistenti all’Infanzia?

Sì, moltissimo. È utile soprattutto per gli Assistenti che lavorano negli Asili Nido. Molte di queste strutture hanno dei programmi didattici che seguono una progettualità ben specifica, inserire questo tipo di approccio potrebbe aprire gli occhi verso aspetti nuovi a cui prima non si dava particolare importanza.

«Noi ragioniamo da adulti, ma i bambini no: spesso ci dimentichiamo di questo dettaglio»

Approfondirai ancora il Programma Baby Signs?

Assolutamente sì, sicuramente parteciperò ad altri aggiornamenti e senz’altro farò il possibile per proporlo nelle strutture con cui collaborerò in futuro, a partire dalla realtà che mi accoglierà durante il tirocinio formativo.