intervista a Denise Curzola, assistente infanzia

Denise Curzola lavora come Assistente all’Infanzia all’Asilo di Grignasco (Novara) e, nel pomeriggio, collabora ancora con la stessa struttura in cui ha svolto il tirocinio organizzato insieme all’istituto Cortivo. Oggi, Denise sta finalmente realizzando il suo sogno di lavorare con i bambini.

Ciao Denise, quando hai capito che l’Assistenza all’Infanzia è la tua passione?

Ho sempre amato i bambini, fin da piccola. A scuola, però, ho studiato tutt’altro, ma non ho mai avuto dubbi sul fatto che fosse questo l’ambito in cui io potevo dare di più ed essere felice. Per realizzare questo sogno ho venduto un’attività di famiglia e, anche se non è stato facile, sono certa di aver fatto la scelta migliore per me.

E in questo momento con chi stai lavorando?

In questo momento lavoro con due realtà: l’Asilo di Grignasco e l’Asilo privato «Bulli e Pupe» in cui ho svolto il tirocinio. Nella prima struttura dedico la mattina: dall’accoglienza fino al pranzo seguo un bambino autistico di 3 anni, lo guido nella scoperta del mondo e lo incoraggio a interagire con gli altri.

«È una grandissima soddisfazione essere stata richiamata nella stessa struttura in cui ho svolto il tirocinio. Mi conferma che finora ho percorso la strada giusta»

Con la seconda realtà, invece, collaboro nel pomeriggio. All’Asilo «Bulli e Pupe» ho svolto il tirocinio, durante quel periodo seguivo l’attività educativa dei bambini, il gioco all’aria aperta, l’attività di coltivazione dell’orto con i piccoli e i giochi d’acqua durante l’estate.

Secondo te, che cosa serve per lavorare con i bambini?

Bisogna sviluppare una grande empatia per imparare a interpretare ogni bambino anche solo con uno sguardo. Per capire i più piccoli, bisogna aver voglia di ascoltarli, di accompagnarli nel loro percorso di crescita, di aiutarli a conquistare anche pochissimi traguardi ogni giorno.

«Se si desidera veramente lavorare nel sociale, bisogna buttarsi e provare il tutto per tutto pur di riuscirci. Non bisogna avere paura di non farcela o di non essere adatti»

Hai qualche sogno nel cassetto?

L’unica cosa che sogno è continuare a lavorare in questo ambito così come sono riuscita a fare fino ad adesso. Anche se il 2020 è stato un anno molto duro, io mi sono realizzata tantissimo e sono felice di aver vissuto questo periodo così.