Intervista a Deborah Capalbo , assistente infanzia
Deborah Capalbo, della provincia di Varese, ha ricominciato a studiare dopo tanti anni di lavoro. Per lei, diventare Assistente all’Infanzia è stata una vera e propria rinascita. Oggi Deborah lavora in una famiglia e si prende cura di un bambino di 8 mesi.
Ciao Deborah, com’è stato il ritorno agli studi dopo tanti anni di lavoro?
È stato molto impegnativo perché io ho 40 anni, una famiglia e un bambino che ha e aveva bisogno di molte attenzioni, anche quando io dovevo studiare e dare gli esami. Ma tutto questo non mi ha mai fatto perdere la voglia di ricominciare e più studiavo più avevo voglia di approfondire.
«Ho sempre amato i bambini, sono molto felice di essermi rimessa in discussione e di aver cambiato in meglio la mia vita»
Raccontaci della tua esperienza durante il corso e il tirocinio
Per me è stata una bellissima esperienza, ho imparato tantissimo e sono entusiasta di tutti gli strumenti di studio che mi sono stati dati e di quello che ho consolidato durante il tirocinio. Mi sono trovata così bene che sto valutando anche qualche altra specializzazione dell’Istituto Cortivo.
E in questo momento dove lavori?
Ora lavoro presso una famiglia, mi prendo cura di un neonato di 8 mesi mentre i genitori sono al lavoro. Mi occupo di tutto ciò di cui il piccolo può aver bisogno: nanna, merenda, cambio pannolino, pranzo, bagnetto e ovviamente tanto gioco. Ho iniziato a settembre e sono felicissima, mi sembra di essere tornata a quando ho avuto il mio primo figlio, solo che ora ho molte competenze in più.
«Lavorare con i bambini è una missione: bisogna amarli profondamente per entrare in empatia con loro»
Qual è il tuo sogno nel cassetto?
In realtà di sogni ne ho due, anche se in questo momento mi sento già felice e realizzata in quello che sto facendo. In futuro, spero di poter lavorare anche in una scuola materna o in un asilo nido privati. E, perché no, magari più avanti potrei aprire un micro-nido tutto mio.