Intervista a Daniela Pitea, assistente anziani
Daniela Pitea è in Italia da 20 anni. La sua prima esperienza di lavoro nel nostro Paese l’ha vista in prima linea come assistente domiciliare. Nel corso degli anni, dopo aver intrapreso tanti percorsi diversi, Daniela non ha mai dimenticato ciò che la prima esperienza le aveva fatto scoprire: la passione per l’assistenza agli anziani.
Ciao Daniela, come mai hai scelto di specializzarti proprio in Assistenza agli Anziani?
Durante la mia prima esperienza di lavoro in Italia, ormai 20 anni fa, ho scoperto che assistere le persone bisognose mi rendeva felice. Aiutarle come potevo, anche solo con un sorriso e una carezza, per loro poteva fare la differenza.
«Ho scelto di specializzarmi per poter fare un lavoro che facesse stare bene gli altri e che facesse sentire veramente utile anche me»
Pensi che l’Istituto Cortivo ti abbia aiutata a inserirti nel mondo del lavoro?
Certo perché se non avessi frequentato il corso e non avessi fatto il tirocinio non avrei mai trovato il mio attuale lavoro. Ho svolto il tirocinio alla Congregazione Piccole Figlie San Giuseppe Casa Madre di Ronco all’Adige (VR) e, quando ho finito le ore formative, mi hanno fatto una proposta di lavoro a tempo pieno.
Pensi sia un lavoro che possono fare tutti?
No, devi volerlo e sentirlo. È un lavoro impegnativo che richiede tatto, sensibilità. Non sempre si sa se si è portati per farlo, il mio consiglio è di provare a fare volontariato: bastano poche ore per capire come ci si sente in alcune situazioni.
Fa qualche esempio di situazione tipo
Durante i momenti di animazione, a volte ascoltiamo la musica. Io prendo le mani delle signore in carrozzina, le muovo e le accarezzo. Vedo e sento che loro sono felici, che cercavano solo un po’ d’affetto.
Oppure, durante il turno di notte a volte mi chiamano anche molto tardi e io rispondo con un sorriso e con la voce dolce. A volte loro non se lo aspettano e si addormentano subito dopo avermi vista perché avevano solo bisogno di un abbraccio prima di addormentarsi.
«Essere Assistente agli Anziani significa donare amore incondizionato, saper ascoltare anche ciò che non viene detto e imparare a comprendere»
Raccontaci una storia che ti è rimasta nel cuore
C’è una signora paralizzata che non riesce a comunicare a livello verbale ma solo attraverso l’espressione. È così da 10 anni e suo marito veniva a trovarla ogni giorno fino a quando, un giorno, si è sentito male e se n’è andato. Ho creato un legame molto profondo con lei perché mi ha fatto capire quanto sia importante donare affetto individuando il momento più opportuno: alcuni giorni in cui è più fragile, ad esempio, una carezza può farla stare peggio e ricordarle il marito. Altre volte, invece, una carezza è la sua forza. Lei mi ha insegnato a capire il momento giusto per donare amore.