Intervista a Beatrice Arezzo, assistente infanzia

Beatrice Arezzo ha 42 anni e, alle sue spalle, ha una laurea e una carriera in giurisprudenza. Durante l’emergenza del Covid-19, ha cambiato priorità, sogni e prospettive future. Proprio durante quel difficile periodo storico, si è specializzata in Assistenza all’Infanzia e ha iniziato una nuova vita.

Ciao Beatrice, come mai hai lasciato la tua precedente carriera per specializzarti in Assistenza all’Infanzia?

La pandemia ha risvegliato in me dei sogni e dei desideri che avevo lasciato da parte o che, semplicemente, non consideravo possibili. Durante quel periodo ho visto famiglie in grande difficoltà e istituzioni poco capaci di aiutare genitori e figli. È stato a quel punto che ho deciso di dare il mio contributo concreto perché le cose vadano meglio in futuro.

 

«Ho lasciato un posto sicuro, una zona di confort nella quale mi ero adagiata da anni. E lo rifarei perché questa scelta ha ridestato in me capacità ed inclinazioni naturali che ognuno di noi ha nell’anima fin dalla nascita, ma che spesso sopprime o nasconde per via delle vicissitudini della vita o dello stile educativo impartitogli»

Com’è stato rimettersi a studiare con l’Istituto Cortivo?

Io ho apprezzato moltissimo la serietà dell’Istituto e la chiarezza del programma di studi. Appena ho concluso il Corso, ho iniziato subito a lavorare per delle famiglie private, con bambini dai 4 mesi ai 5 anni, perché volevo toccare con mano le difficoltà dei genitori e le necessità dei piccoli.

 

Il mio inserimento nel mondo del lavoro è arrivato in maniera spontanea e naturale, la risposta alle mie competenze è stata talmente buona che ho iniziato a ricevere chiamate a valanga, purtroppo ho dovuto dire anche tanti no.

 

«Se potessi dare un consiglio alla Beatrice di qualche anno fa, le direi di iniziare prima, di alzarsi dal comodo divano in cui è stata seduta a lungo e di rimettersi in movimento per realizzare i suoi sogni»

E quali sono i tuoi progetti lavorativi per il futuro?

Al momento, lavoro contemporaneamente con 9 famiglie diverse e riesco a organizzare molto bene gli impegni che ne derivano. Più avanti vorrei realizzare una Cooperativa e mettere insieme diversi professionisti dell’Assistenza all’Infanzia per dare un aiuto concreto ai genitori in difficoltà.

Ho ricevuto anche diverse richieste dalle scuole di Milano, ma al momento ho detto loro di no perché voglio entrare il più possibile nelle dinamiche delle famiglie e capire dove possono nascere i problemi. Più avanti aiuterò senz’altro anche le scuole, dove purtroppo spesso noto molta rassegnazione causata dalla mancanza di supporto da parte delle istituzioni.