I primi passi in piedi: ecco quando iniziano a camminare i bambini e come aiutarli a sviluppare l’equilibrio.
Durante i primi anni di vita, i bambini vivono alla costante scoperta di se stessi e del mondo che li circonda. Ogni cosa è nuova e meravigliosa, anche semplicemente muovere le dita delle mani, gattonare, rotolarsi sul materassino, aggrapparsi al divano e calciare i piedini di qua e di là.
È proprio con questi movimenti, apparentemente semplici, che i piccoli mettono alla prova le loro potenzialità motorie e il loro equilibrio, arrivando, a un certo punto dello sviluppo, a raggiungere la posizione eretta.
Quando iniziano a camminare i bambini?
Apriamo queste riflessioni sui primi passi dei bambini sottolineando, come sempre, che non esistono regole uguali e universali per tutti i piccoli. La velocità, durante questa prima fase di sviluppo, non ha alcun significato e alcuna conseguenza sulla loro evoluzione futura.
Premesso quindi che ogni bambino ha i suoi tempi e che questi tempi devono essere aspettati e rispettati dagli adulti, possiamo indicativamente dire che, di norma, i piccoli iniziano a camminare tra i 12 e i 18 mesi di età.
Perché NON anticipare i tempi dei bambini
È molto importante non forzare i bambini a camminare. Piuttosto, meglio aspettare con serenità i loro tempi. In passato, si usava spesso utilizzare il girello con la convinzione che facilitasse il processo di «messa in piedi» del bambino.


Al contrario, sono diversi gli studi che hanno confermato come il girello possa addirittura ritardare i primi passi in autonomia perché non favorisce lo sviluppo muscolare e impedisce ai piccoli di trovare autonomamente il loro equilibrio.
Come aiutare i bambini a camminare
Esistono molti modi per incoraggiare i bambini a camminare. Ad esempio:
• posizionare alcuni giochi lontani da loro in modo tale da stimolarli a raggiungerli


• disporre scatole (con paraspigoli), poltroncine e puof nell’ambiente domestico e dargli la libertà di usarli come sostegno durante i loro esperimenti
• sistemare dei corrimano temporanei, o dei semplici maniglioni, ad altezza bambino
Non è il caso di preoccuparsi eccessivamente, quindi, se un bambino non dimostra subito equilibrio e padronanza del proprio corpo. L’esplorazione di se stessi e dell’ambiente fa proprio parte del processo di crescita.
Quando far intervenire il pediatra
Se dopo i 18 mesi il bambino non ha ancora iniziato a sperimentare i primi passi in autonomia, oppure i pochi tentativi proposti sono ancora caratterizzati da eccessiva rigidità, poca coordinazione, scarsa tonicità muscolare o movimenti troppo incrociati delle gambe, è consigliabile approfondire l’argomento coinvolgendo il pediatra e prevedendo analisi specifiche.