Errori di ortografia: come correggere i bambini

Errori di ortografia: come correggere i bambini che fanno errori di ortografia e come mettere delle buone basi per iniziare a parlare di grammatica e di sintassi.

Gli errori di ortografia sono tra i più comuni, soprattutto nei primi anni di scuola, quando i bambini iniziano ad approcciarsi per la prima volta alla scrittura e alla lettura. Tuttavia, non sono errori da sottovalutare o da lasciar passare perché sull’ortografia fondano importantissime basi culturali.

Una corretta ortografia consentirà a un bambino di imparare più facilmente la grammatica e la sintassi, a un futuro ragazzo di comunicare adeguatamente durante esami e verifiche importanti, a un adulto di presentarsi con una solida educazione di base nel mondo del lavoro.

I più comuni errori di ortografia 


La maggior parte degli errori di ortografia da correggere nei bambini sono di natura fonologica, non fonologica o fonetici. Ad esempio:

• inversioni di grafemi: ablero invece di albero;

• aggiunta della doppia: tavollo invece di tavolo;
• omissione della doppia: scimie invece di scimmie;
• eliminazione di grafemi: pallaolo invece di pallavolo;
• aggiunta di grafemi: pallavolvo invece di pallavolo;
• scambio di grafemi: balla invece di palla;

• separazioni illegali delle parole: a sieme invece di assieme;
• fusioni illegali tra le parole: inalto al invece di in alto;
• scambi di grafemi omofoni: acua invece di acqua;
• uso dell’h nel verbo avere: un hanno fa invece di un anno fa;
• uso scorretto del grafema i: igene invece di igiene;

Non sono rari, inoltre, gli errori dovuti all’omissione, all’aggiunta o all’uso scorretto degli accenti nelle parole.

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Gli errori più comuni, nei bambini che iniziano ad approcciarsi per la prima volta alla scrittura e alla lettura, sono di origine fonologica, non fonologica o fonetica. Sono errori che non devono essere sottovalutati perché fondano le basi della futura educazione dei ragazzi.

Tuo figlio fa errori ortografici? Niente paura!

Come dicevamo, gli errori ortografici sono da sempre i più comuni tra i bambini alle prime armi con la scuola. Non vanno di certo sottovalutati, ma non vanno nemmeno esagerati. In questo particolare momento storico, le patologie legate all’apprendimento sono argomento quotidiano di discussione tra le mura scolastiche, ma per diagnosticare dislessia, disortografia, disgrafia o discalculia non basta certamente qualche errore ripetuto nei dettati.

Niente allarmismi, quindi. Piuttosto, è consigliabile ridurre nei bambini l’utilizzo delle nuove tecnologie (che richiedono una comunicazione veloce e spesso omettono parte della parole scritte favorendo un apprendimento scorretto della scrittura) a favore della lettura di qualche libro in più –> Scopri di più sul rapporto tra educazione e nuovi media nei bambini!

Errori ortografici: come correggere i bambini
Strumenti per docenti e assistenti all’infanzia

Abbiamo detto che errori ortografici non vanno né sottovalutati né esagerati, ma allora qual è il modo migliore per correggere i bambini davanti a una parola scritta scorrettamente? Tra le tante tecniche possibili, ve ne presentiamo 2: una per incoraggiare l’autocorrezione e l’altra per facilitare la memorizzazione nei bambini.

Altre ottime strategie possono essere approfondite nel «Libro dei dettati» di G. Tarter, M. Tait, R. Ghizzo, edizioni Erickson.


«Si può insegnare al bambino non solo a evitare l’errore, ma anche a capire che l’errore spesso non sta nelle parole ma nelle cose; che bisogna correggere i dettati, certo, ma bisogna soprattutto correggere il mondo» Gianni Rodari

Metodo 1: incoraggiare l’autocorrezione 


Per incoraggiare l’autocorrezione nel bambino non servono penne rosse o scarabocchi di tutti i colori, basta lasciare un semplice segno all’inizio della riga in cui compare la parola sbagliata e invitare il piccolo studente a cercare l’errore e a correggerlo.

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Dislessia, disortografia, disgrafia e discalculia: sono patologie che sentiamo nominare sempre più spesso tra le mura scolastiche. Ma non basta di certo qualche errore ortografico nei dettati di italiano per diagnosticare un disturbo dell’apprendimento nei bambini. Niente allarmismi!

Metodo 2: facilitare la memorizzazione delle parole corrette

Un tempo, le maestre sottolineavano (spesso anche più volte) le parole sbagliate con evidenti segni rossi. È abbastanza certo che, questo metodo, non favorisca in alcun modo la correzione del bambino e, anzi, imprima ancora di più l’errore nella sua memoria visiva.

Uno dei migliori metodi per facilitare la memorizzazione delle parole corrette consiste nel lasciare una semplice crocetta in matita appena sotto alla parola sbagliata. Il bambino dovrà semplicemente prendere atto dell’errore, cancellare sia la parola sia la crocetta, e riscrivere correttamente.

Questo metodo permette ai bambini di compiere un’azione pratica e visiva che facilita il ricordo della propria autocorrezione, più che dell’errore. Inoltre, nel momento in cui rileggono i testi, i bambini non si trovano davanti errori e correzioni, ma solo termini scritti correttamente. Cosa che contribuisce a sviluppare l’apprendimento naturale, e corretto, della lingua.

Vuoi saperne di più sugli errori di ortografia e su come correggere i bambini? Contattaci e diventa Assistente all’Infanzia!