Guida alla salute del bambino: ecco che cosa fare in caso di spasmi affettivi durante i primi 3 anni di vita.
Gli spasmi affettivi sono molto comuni durante i primi 3 anni di vita, infatti il 2-5% dei bambini ne soffre.
Si tratta di un comportamento volontario messo in atto da alcuni piccoli in particolari situazioni di stress, come ad esempio dopo un litigio con un amichetto, dopo essere stati ripresi per un comportamento sbagliato o subito dopo essere stati contrariati.


Di proposito, quindi, i bambini possono scatenarsi in pianti disperati o in apnee che, se protratte, comportano inevitabilmente svenimenti, perdite di coscienza o addirittura convulsioni –> Scopri come funziona il sensore respiro per il neonato!
Rassicuriamo fin da subito i genitori che potrebbero leggere questo articolo per trovare risposte o informazioni in merito: anche se il termine potrebbe sembrare allarmante, gli spasmi affettivi non mettono in pericolo la salute dei bambini, non sono una patologia e, soprattutto, solitamente non comportano alcuna conseguenza.
Come riconoscere gli spasmi affettivi
Essendo un atto compiuto volutamente dai bambini, gli spasmi affettivi possono manifestarsi in modi diversi. Generalmente, possiamo dire che si riconoscono perché quando i piccoli entrano in apnea manifestano inevitabilmente viso pallido o addirittura violaceo.
Gli spasmi affettivi si manifestano con:
• pianti
• convulsioni
• apnee volontarie
• svenimenti
• momentanee perdite di coscienza
• viso pallido o cianotico


Ci teniamo a sottolineare che gli spasmi affettivi non hanno nulla a che fare con patologie vere e proprie, come ad esempio l’epilessia.
Che cosa fare in caso di spasmi affettivi
Mantenere la calma, prima di tutto. L’unica cosa da fare durante uno spasmo affettivo è aspettare che la situazione si risolva da sé.
• NON guardare i bambini con preoccupazione
• NON massaggiarli
• NON manipolare schiena e petto
• NON urlare
• NON chiamarli con insistenza
• NON scuoterli
• NON invitarli a ingerire acqua o cibo
Nel caso in cui si manifestassero convulsioni, consigliamo di mettere i bambini in posizione di sicurezza e di contattare il pronto soccorso più vicino. Solitamente, le convulsioni non febbrili si risolvono in meno di 2 minuti.
Anche se non è il caso di preoccuparsi per gli spasmi affettivi, non bisogna mai sottovalutare le manifestazioni di malessere o di stress nei bambini. In presenza di uno o più «sintomi», contattare un pediatra o un medico di base.