Come usare la comunicazione positiva?

Comunicazione positiva: che cos’è, come usarla e perché è così importante in famiglia, al lavoro, con i bambini e per coltivare relazioni felici.

La comunicazione è uno degli aspetti più complessi da gestire in tutti gli ambienti della vita: al lavoro, in famiglia, con gli amici o con i bambini di casa, a scuola, con i docenti o in coppia.

Comunicare bene richiede impegno, conoscenza e disponibilità a mettersi in discussione perché, che ci piaccia o meno, ognuno di noi è responsabile della buona riuscita delle proprie interazioni.

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A maggior ragione quando il nostro ruolo richiede di coordinare altre persone (ad esempio al lavoro, a scuola o in casa con i propri figli), diventa ancora più importante essere in grado di motivare, correggere senza svilire, valorizzare e indirizzare gli altri in modo efficace –> Come usare la comunicazione efficace sul lavoro!

Che cos’è e perché è importante la comunicazione positiva

La comunicazione efficace è, prima di tutto, una comunicazione positiva. Si intende quindi un modo di confrontarsi basato per di più sull’utilizzo di frasi e parole favorevoli, utili, chiare e precise, in particolare quando diventa necessario dare delle istruzioni pratiche e concrete. Questo non significa che per comunicare in modo positivo non si debbano far presenti problemi o criticità.

Per capirci, l’approccio in questione prevede ad esempio l’eliminazione del “Non” dalle interazioni. Al posto di dire al proprio dipendente «Non chiamarmi più dalle 12.00 alle 15.00» – frase che può sottintendere una sorta di fastidio e far nascere un senso di colpa nella persona che ha svolto inconsapevolmente l’azione indesiderata – possiamo dire «Se hai bisogno di me, puoi chiamarmi a partire dalle 15.00»

«Quando abbassiamo il livello di comunicazione in termini di quantità e di qualità, i “non detti” acquisiscono forza e vigore in maniera esponenziale. Si tratta di un pericolo insito in particolare in tutte le nuove tecnologie comunicative» Pietro Trabucchi

Allo stesso modo, quando diamo istruzioni a un bambino, invece di dirgli «Non lanciare la palla in quel modo» possiamo dirgli «Quando lanci la palla devi allungare il braccio verso la direzione in cui vuoi che vada, in questo modo… »

Esempi di applicazione del linguaggio positivo 


• Non restare qui da solo –> Vieni a pranzo con me e gli altri colleghi

• Non parlare in modo sconnesso e confuso come tuo solito –> Concentrati e prenditi il tuo tempo mentre esponi i concetti da presentare ai colleghi

• Non farmi fare brutta figura –> Fai del tuo meglio, apprezzerò il tuo impegno

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L’importanza di usare la comunicazione positiva con i bambini

Il cervello dei bambini è incredibilmente influenzabile e modificabile dalle interazioni con il mondo esterno e con gli adulti. Va da sé che l’importanza di meditare bene la propria comunicazione, quando ci si relaziona con un minore, aumenta esponenzialmente.

Un bambino che è cresciuto sentendosi ripetere che cosa non deve fare può costruire una consapevolezza di sé fragile, incostante e insicura, proprio perché troppo spesso le sue iniziative sono state bloccate alla fonte.

Quando non si permette al bambino di sbagliare (e di conseguenza di acquisire sicurezza dall’esperienza, anche negativa, che ha vissuto in prima persona) o quando gli si impedisce di prendere una decisione e di portarla avanti, lo si condanna a una vita di frustrazione e di dipendenza nei confronti degli altri.

Cerchiamo quindi, nel limite del buon senso, di usare il più possibile una comunicazione chiara e positiva soprattutto con i più piccoli della famiglia e in qualsiasi contesto educativo, formativo e sociale.

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