Paolo, un assistente di Padova, spiega come aiutare un anziano a camminare in modo sicuro e ad evitare i rischi più frequenti della mobilitazione ridotta.
In questo articolo diamo la parola a Paolo, un assistente di Padova che, da anni, aiuta diversi pazienti a vivere il quotidiano autonomamente e nel modo migliore possibile. L’abbiamo conosciuto proprio mentre, nella struttura privata in cui lavora tuttora, cercava di aiutare un anziano a camminare con le proprie forze.
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Durante il nostro incontro, Paolo ci ha raccomandato più volte l’importanza di favorire l’autonomia dell’anziano assistito per evitare la sindrome da allettamento. Questa sindrome, che costringe gli anziani costantemente a letto, può provocare conseguenze abbastanza gravi, come le lesioni da pressione o da decubito, ulcere o piaghe.
Molto spesso – ci ha spiegato – gli infortuni che si verificano durante la deambulazione derivano soprattutto dall’utilizzo di calzature non idonee, come ad esempio ciabatte con la suola consumata e scivolosa, e dalla presenza di ostacoli in casa, come tappeti o animali domestici. La lentezza, l’insicurezza nell’appoggiare i piedi, la postura flessa in avanti, gli sbandamenti e le perdite dell’equilibrio contribuiscono ad aumentare le occasioni di caduta. È quindi compito dell’assistente favorire la deambulazione autonoma del proprio paziente, ma anche restare al suo fianco per rassicurarlo e prestargli soccorso in caso di difficoltà.
Per aiutare un anziano a camminare, Paolo consiglia anche, quando possibile, di incoraggiarlo a rafforzare la muscolatura delle gambe. In questo video, proponiamo degli esercizi ideali per allenare gli arti inferiori.
IN CASO DI EMIPLEGIA
Se il paziente assistito ha invece un’emiplegia, il nostro intervistato consiglia di adottare degli accorgimenti in più, tra cui:
• non afferrare, tirare o torcere l’arto plegico;
• mettere uno spessore sotto la spalla plegica o il classico bendaggio a 8, per mantenere l’articolazione della spalla in posizione fisiologica;
• assicurare un piano d’appoggio per gli arti superiori (come ad esempio la tavola) quando la persona è seduta in carrozzina;
• camminare suo fianco dell’anziano dalla parte plegica, perché è da questo lato che il paziente può cadere facilmente;
• far impugnare all’anziano il tripode o il bastone con l’arto superiore sano. Questo permette di aumentare la superficie di appoggio e facilitare il cammino.