Creare uno spazio socio educativo

Aprire un proprio Centro per l’Infanzia non è più un sogno

“Andare all’asilo”, all’inizio, per un bambino è sempre un piccolo trauma, perché per la prima volta, anche se per poche ore al giorno, è costretto a separarsi dai genitori e dal proprio contesto domestico.

Si tratta però di un trauma salutare, perché all’asilo dovrà imparare a confrontarsi con altri adulti – gli operatori – e con altri bambini; farà nuove amicizie e comincerà a capire e ad apprezzare l’importanza delle relazioni.

Il progetto Cortivo Baby Planet realizza idealmente l’art. 31 della Convenzione Internazionale dei Diritti per l’Infanzia; prevede la creazione di strutture gioco-educative, o di Centri per l’infanzia, per bambini e ragazzi dai 6 mesi ai 14 anni, che vadano oltre il concetto tradizionale di asilo e che siano in grado di accogliere bambini di qualsiasi condizione sociale e culturale.

Gli spazi si sviluppano possibilmente al piano terra e su un solo piano e le attività che vi si svolgono hanno l’obiettivo di educare attraverso il gioco, inteso come movimento, parola, espressione di intelligenza e fantasia.

Mentre i metodi pedagogici sono elaborati da esperti Educatori e Formatori, la formazione e l’aggiornamento degli operatori, provenienti dai nostri Corsi OSA, sono garantiti dai seminari di approfondimento e dai Corsi per Impresa Sociale che si tengono periodicamente online, in modalità webinar.

Lavorare con i bambini

Sempre a fianco dei piccoli e delle loro famiglie

Per lavorare con i bambini bisogna sapersi mettere in gioco, nel vero senso del termine, perché proprio attraverso il gioco i piccoli imparano a diventare grandi, a definire il proprio spazio e a rapportarsi con gli altri, in modo autentico e spontaneo.

All’interno dei Centri Cortivo Baby Planet, i bambini sono seguiti costantemente, con pazienza e capacità di ascolto, da operatori sociali preparati, che conoscono a fondo la loro psicologia e tutte le tappe della crescita, dell’infanzia e della preadolescenza.

Si tratta certo di un impegno faticoso, ma anche molto stimolante.

C’è forse qualcosa di più bello dell’aiutare un bambino a crescere?

Giocare con i bambini

Giocando s’impara. E non si sbaglia mai

Giocare assieme ad un bambino, per un adulto, non è facile. Occorrono sensibilità e predisposizione innate, perché bisogna riuscire a mettersi al suo livello, entrare nel suo immaginario, scoprire il mondo a poco a poco, con lui, dal suo punto di vista, attraverso un’immedesimazione convinta e spontanea.

Creare un luogo protetto, in cui il bambino possa esercitare liberamente la serissima attività del gioco, avendo a fianco operatori che sono a sua completa disposizione, è quindi indispensabile per aiutarlo a costruire e ad esprimere la sua personalità.

Le attività ludiche previste in un Cortivo Baby Planet sono divise per gruppi, in base all’età dei bambini: quelli più piccoli possono esplorare letteralmente il mondo, manipolando gli oggetti in tutti i modi possibili per apprendere azioni progressivamente più complesse; i bambini un po’ più grandi prendono confidenza con materiali come acqua, cartone, sabbia, farina, ecc., per scoprirne le particolarità, avvertirne peso e consistenza, produrre e imparare suoni; i piccoli più “adulti” si dedicheranno invece ad attività più strutturate (giochi di costruzione, invenzione, giochi di squadra e di movimento…).

Insegnare ai bambini

Per un percorso di crescita divertente, stimolante, coinvolgente

L’organizzazione delle attività all’interno dei Cortivo Baby Planet è simile a quella dei normali asili; pianificazione e obiettivi vengono naturalmente condivisi con la famiglia.

L’operatore affianca il bambino nel gioco, stimolandolo senza sostituirsi a lui, rispondendo alle sue richieste e dialogando costantemente.

In questo modo, il bambino impara giocando, attraverso l’attività pratica e la relazione.

Insegnare ad un bambino significa soprattutto accompagnarlo nel suo percorso di crescita sostenendolo quando ne sente il bisogno e lasciandolo agire in piena autonomia quando si sente abbastanza sicuro di sé. Per questo, occorre soprattutto aver molta voglia di imparare, di apprendere il suo linguaggio, di ascoltare le sue necessità, di accogliere i suoi interessi e le sue curiosità.